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Continua il momento negativo dell'Inter che non trova i tre punti da oltre un mese. L’Inter non sa più vincere e ormai spesso subisce gioco e intensità degli avversari: tre pareggi e due sconfitte nelle ultime cinque giornate di campionato, appena due reti fatte, e ieri male in fase di gestione del vantaggio maturato grazie alla zampata di Mauro Icardi (99 reti in serie A fra Inter e Sampdoria per l’argentino). I problemi sono troppo evidenti per non essere notati anche dalla lontanissima Nanchino. L’Inter è sulle gambe perché è cortissima a livello di rosa, e senza una condizione fisica adeguata emergono poi prepotenti i limiti di qualità, soprattutto dalla trequarti in avanti.
Non c’è un uomo in grado di creare dal nulla superiorità numerica, non c’è chi cambia violentemente passo in mezzo al campo, e allora l’azione offensiva si sviluppa lenta, macchinosa, noiosa, con cambi di fronte scontati e leggibili anche da una squadra di media organizzazione. Insomma, Spalletti non ha strumenti per variare lo spartito. E così com’è, la squadra non può dare garanzie concrete nella corsa all’Europa che conta, obiettivo minimo per la proprietà: peccato che le rose di Juventus, Napoli e Roma siano di un altro pianeta rispetto a quella nerazzurra. La stessa Lazio (vera rivale Champions) ha molta più qualità e «profondità»: ieri sera, per capirci, Spalletti ha chiuso con Santon centrale accanto a Skriniar.
(La Gazzetta dello Sport)
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