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La mancata convocazione di Alexis Sanchez per l'amichevole di ieri contro il Monaco, ufficialmente a causa dei pochi allenamenti nelle gambe dell'attaccante, non ha fatto altro che confermare quanto già si sa da mesi: il Niño Maravilla non rientra più nei piani dell'Inter. L'attaccante cileno ha ancora un anno di contratto e, fin qui, non ne ha voluto sapere di accettare la buonuscita proposta dal club nerazzurro. Una situazione spinosa, come evidenzia Tuttosport: "Anche una convocazione per un'amichevole estiva può dare un'indicazione di mercato. Non che ci fossero grossi dubbi al riguardo, ma la scelta ieri dell'Inter e di Simone Inzaghi di non portare Alexis Sanchez a Ferrara, è la conferma del fatto che il cileno non rientra nei programmi della stagione a venire. E la decisione di lasciarlo a Milano non può che essere letta come una mossa da parte del club nerazzurro di forzare la sua uscita".
"Il "Niño Maravilla" finora non ha risposto con entusiasmo ai sondaggi arrivati da mete esotiche, si vede ancora in Europa e in un top club. Sogna il Barcellona, ma il club catalano ha preso altre direzioni. Il problema è rappresentato dal suo ingaggio da 7 milioni per la stagione 2022-23. L'Inter vorrebbe rescindere versando una buonuscita da circa 4 milioni, ovvero l'assegno dato a Vidal per chiudere il rapporto con un anno di anticipo. Il centrocampista però aveva una cifra stabilita nel contratto, Sanchez no e per lasciare l'Inter aspetta di capire dove andrà e quanto percepirà per ottenere poi dal club nerazzurro il quantitativo mancante per arrivare a quota 7. Essendo ormai superato metà mese di luglio, Sanchez ha già incassato la tranche da circa 583.000 euro per questo mese. L'Inter potrebbe alzare la posta della buonuscita intorno ai 5 milioni con la speranza così di chiudere in tempi rapidi. Perché? Per far spazio a Paulo Dybala che a Torino attende una mossa di Marotta prima di valutare le soluzioni alternative".
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