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GdS – Inter, sarà scudetto della sostanza: Conte ha costruito una macchina perfetta

Alessandro De Felice

L'analisi de' La Gazzetta dello Sport all'indomani del successo per 2-1 dell'Inter sul Sassuolo a San Siro nella gara di recupero

"L'Inter mette le mani sullo scudetto". La Gazzetta dello Sport sottolinea l'importanza del successo dei nerazzurri sul Sassuolo grazie alle reti di Lukaku e Lautaro. La squadra di Conte conquista la decima vittoria di fila e sale a 11 punti di vantaggio sul Milan secondo. "Non si vincono 10 partite per caso, bisogna avere dei valori, e la capolista è squadra 'valoriale'" aggiunge il quotidiano.

Fanno discutere i numeri della sfida di San Siro: "Se stiamo alla gara di ieri, bisogna sottolineare come il Sassuolo abbia dominato per palleggio e per atteggiamento propositivo, ma il possesso palla, 70,3% a 29,7% per i neroverdi, e le buone intenzioni non fanno punteggio, bisogna metterci la sostanza dei tiri in porta e delle occasioni create. E qui il Sassuolo non ha brillato, si è mostrato più cicala che formica, non ha raccolto in proporzione alla semina. E se stiamo alla nuda cronaca, va evidenziato come l’Inter abbia sciupato fragorosamente per due volte il terzo gol in contropiede. La verità è che Conte e De Zerbi hanno visioni calcistiche diverse, quasi antitetiche, e che il match è stato permeato da tanta diversità".

La gara di San Siro rispecchia esattamente le idee opposte dei due allenatori: "Il primo tempo è stato il manifesto dell’infinita guerra di religione che attraversa il calcio. Il Sassuolo ha costruito, l’Inter ha segnato. Il Sassuolo cercava di creare gli spazi, l’Inter faceva “surf” sugli spazi concessi dagli avversari. Da una parte il fraseggio stretto dei neroverdi, dinamico e in prevalenza sul corto. Dall’altra le ripartenze dei nerazzurri, con una palla spesa più di altre, il cambio di gioco lungo, da destra a sinistra, da una fascia all’altra, per portare Young al cross".

I numeri a fine gara parlano chiaro. "I report statistici certificano come il Sassuolo abbia effettuato 848 passaggi e l’Inter 358, quasi 500 di meno, ma il realismo interista ha prevalso sull’apparire sassolese. Sarà lo scudetto della sostanza e gli interisti non la prendano come una critica. Essere concreti non è una colpa, è una scelta legittima. Si può vincere in tanti modi e Conte ha costruito una macchina perfetta per la storia del campionato italiano, che è impastata nel “risultatismo”, con rare eccezioni".