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INTER, SE NON SARÀ CHAMPIONS POCHE SCELTE. LA STRADA DA PRENDERE…

Lorenzo Roca

La situazione in casa Inter non è delle migliori. Risultati che non arrivano più dopo una prima parte di campionato promettente e status finanziario pencolante, con un destino legato a doppio filo con la qualificazione alla prossima Champions...

La situazione in casa Inter non è delle migliori. Risultati che non arrivano più dopo una prima parte di campionato promettente e status finanziario pencolante, con un destino legato a doppio filo con la qualificazione alla prossima Champions League. Erick Thohir deve cercare di direzionare il prosieguo della stagione e soprattutto pianificare il futuro, nel caso in cui non dovesse venire centrato tale obiettivo. Dalle pagine del Corriere della Sera si apprende che: «È stato lo stesso Thohir, che resterà in Italia per 15 giorni e presiederà il cda del 25 febbraio, a confermare di aver dato mandato a Goldman Sachs di cercare nuovi partner. La banca d’affari, con cui l’Inter è esposta per circa 230 milioni, è l’architrave su cui poggia la società e Thohir ha chiesto all’ad Bolingbroke di spingere sul piano commerciale e aumentare gli introiti. Un freno è pure il progetto stadio. Giovedì ci sarà un incontro con il Milan e il Comune, ma la soluzione resta lontana anche per i ritardi dovuti ai rossoneri. Certo attrarre sponsor è più facile se la squadra fa risultato. Non entrare in Champions League significherebbe non solo dover rinunciare a circa 50 milioni di introiti e vendere i pezzi migliori (Icardi e Brozovic) per far cassa, ma anche vivere una stagione di austerity. Ausilio sarà poi gravato a giugno dai riscatti, il più oneroso è Jovetic (15 milioni). In questo quadro difficile dovrà muoversi anche il nuovo direttore generale Giovanni Gardini, in arrivo a fine febbraio dal Verona».

(CORSERA)