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"Ma il segreto di questa squadra che ha appena cominciato a prendere quota sembra custodito nelle parole, oltre che nelle prestazioni, del saggio Mkhitaryan: «Siamo 25, non importa se gioco dall’inizio o vado in panchina. Il mister sceglierà. Noi dobbiamo essere come i mattoni di un muro, uno accanto all’altro». I mattoni qualcuno li deve portare, altri li cementano, altri ancora sono lì per dipingerli: ma in questa Inter che si fida del capocantiere Inzaghi tutti sanno quello che devono fare e sentono l’urgenza di farlo al meglio. Perché se la finale di Champions ha dato consapevolezza, l’Inter sa che deve lottare per lo scudetto fino all’ultima giornata, a differenza di un anno fa. E sa anche che in Europa adesso ha uno status diverso".
(Corriere della Sera)
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