L'Inter ora si concentra sulla sfida di ritorno col Benfica di mercoledì sera, c'è una semifinale da conquistare. Ma il pensiero va inevitabilmente anche al campionato, dove la squadra di Inzaghi deve obbligatoriamente centrare il quarto posto. Non disputare la prossima Champions vorrebbe dire rinunciare a circa 60 milioni.
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Inter, senza Champions conti da rifare. Marotta ha avvisato tutto: programmi da riscrivere
"Inzaghi ha sbagliato i conti. Non che sia una scelta andare così male in campionato, però è paradossale che il teorico quarto posto in Europa, ovvero la semifinale di Champions, valga meno del quarto posto in campionato, senza il quale l'allenatore a fine stagione sarebbe esonerato. Non è un calcolo da grande club, per il quale il prestigio dovrebbe venire prima dei conti, e non possono esserci dubbi su quale sia il traguardo sportivamente più importante, ma è un calcolo che l'Inter di Zhang è obbligata a fare. Senza la partecipazione alla prossima Champions, tutti i programmi andrebbero riscritti e Marotta non ne ha fatto mistero, parlandone chiaramente già 2 settimane fa. La semifinale di Champions vale una ventina di milioni, 12,5 dall'Uefa e il resto dall'in-casso. Sono molti ma sarebbero di più, fra 50 e 60, quelli che garantirebbe partecipare ai gironi della prossima edizione", spiega il Giornale.
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"Senza Champions: conti da rifare, più giocatori da vendere e meno margini di trattativa per gli Zhang, sempre bloccati sulla richiesta di 1,2 miliardi per cedere il club. Quello cui l'Inter oggi non vuole pensare è di fallire l'accesso alla semifinale, perché allora sì che tutto potrebbe cambiare già subito, cominciando dall'allenatore. Se l'Inter uscisse dalla Champions, Inzaghi sarebbe il capro espiatorio perfetto. Come se Chivu o chi per lui potesse all'improvviso raddrizzare piedi di Lukaku, ridare gioventù e smalto a Dzeko, ricaricare le batterie di Lautaro", aggiunge il quotidiano.
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