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GdS – Inzaghi specialista, l’Inter può sognare il Tripletino. Lautaro da Pallone d’Oro

Fabio Alampi Redattore 

I nerazzurri battono in rimonta la Fiorentina e conquistano la nona Coppa Italia della loro storia, decisivo il Toro

L'Inter batte in rimonta la Fiorentina e conquista la nona Coppa Italia della sua storia. Un altro successo per i nerazzurri, che mettono in bacheca un altro trofeo dopo la Supercoppa vinta a gennaio e possono ora pensare alla finale di Champions League. Protagonista assoluto, come sottolinea La Gazzetta dello Sport, è Lautaro Martinez, autore di una doppietta: "Un tango argentino per la Coppa Italia. Subito in gol Nico Gonzalez, dopo tre minuti; poi Lautaro Martinez, prima che si spegnesse il primo tempo, ha ribaltato la notte con due gol bellissimi e ha regalato la nona Coppa Italia all'Inter. Protagonista assoluto, anche per l'impatto sulla partita e la presenza da leader.

Un'altra pennellata alla sua stagione di grazia: 27 gol, timbrando in tutte le manifestazioni. Ha vinto il Mondiale in Qatar, la Coppa Italia e si prepara a contendere al Manchester City la Champions League nella finale di Istanbul del 10 giugno. Ok, il Mostro Erling Haaland ha altri numeri, Mbappé e Messi hanno altro status, ma, dovesse riuscire ad allineare Italia, Europa, Mondo, come potrebbero non considerarlo per il Pallone d'Oro?".

"Lo Specialista l'ha rifatto: quarta finale vinta in due stagioni nerazzurre. Coppa Italia e Supercoppa italiana anche a questo giro, come un anno fa. Con i 3 trofei sollevati alla Lazio (una Coppa Italia, 2 Supercoppe), Simone Inzaghi ha fatto Settebello. E ora, con l'animo più leggero e ottimista, la sua Inter può sognare di rifinire il Tripletino a Istanbul, nella finale di Champions. Il bersaglio grosso. Inter leggermente pigra e distratta in avvio, che però è cresciuta dopo lo sgarbo di Gonzalez, fino a trasmettere la solita sensazione di solidità dominante, presa per mano da Brozovic, impeccabile alla guida, Calhanoglu, il più elettrico, e Barella, che ha spirito da finale. Nella ripresa ha subito il ritorno della Fiorentina e sofferto più del dovuto. Decisivo Handanovic. Ma la vittoria nerazzurra non ha ombre, soltanto meriti".