Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, il tecnico nerazzurro Luciano Spalletti ha parlato così dei fatti di Inter-Napoli: "La mia è una posizione di condanna, senza se e senza ma: è giunto il momento, come abbiamo detto, di dire basta ai cori discriminatori, razzisti, alle prese di posizione di stadi interi contro un giocatore e un allenatore. Basta l'odio nel calcio. La posizione dell'inter è chiara, è scritto nell'atto costitutivo: noi siamo fratelli del mondo e di conseguenza e ci siamo sempre comportato così. Apertura totale a chi vuole avere contatti con noi, senza discriminazioni. Il fatto che San Siro sia sempre pieno è una dimostrazione che c'è sempre stata la volontà di ricevere: ora bisogna mettere a posto delle cose senza però correre il rischio di penalizzare gli sportivi veri e chi viene a vedere le partite coi figli e sta a contatto con gli avversari e vivono le emozioni della partita, come l'ultima, che abbiamo giocato benissimo. C'erano boati di approvazione per quello che ha fatto l'Inter, ma anche il Napoli. C'è dispiacere per quello che è successo: c'è una persona che ha perso la vita, alcune cose non devono succedere. Ma dire che il risultato della partita è dipeso da questo non è corretto. La partita si è sviluppata in maniera corretta, le decisioni sono state prese in merito agli episodi. La squalifica? Quella che è la decisione del giudice sportivo non entro in merito, ci sono indagini, è una cosa che si prende in cura la società: sono cose che non commento".
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Inter, Spalletti: “Basta odio nel calcio. Nainggolan titolare? Valuterò. E Lautaro con Icardi…”
Le parole del tecnico a Sky Sport
Nainggolan sarà titolare con l'Empoli?
"E' difficile dirlo, posso confermare che sarà coi convocati e verrà con noi. Vedremo domani se sarà titolare, io cambierò qualcosa per la fatica esibita due giorni fa in una partita intensissima a livello fisico ed emotivo. Se lui giocherà o no, lo valuteremo".
Lautaro con Icardi dal 1'?
"E' una cosa che ci può stare sempre: anche Keita merita di giocare, così come Candreva, che l'anno scorso ci ha dato un contributo. Come Ranocchia che è un professionista incredibile e tutte le volte che non lo scelgo mi viene il rammarico di quello che ho fatto. Però bisogna metterne in campo 11 e valutare quello che saranno i contenuti che si possono mettere nella partita, gli equilibri di squadra. Con il Napoli non riesci ad avere un giocatore che non ti fa determinati recuperi, anche se ti dà un vantaggio su una qualità che ha: poi c'è da riempire la partita".
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