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Inter, Spalletti: “Brozovic? L’ho capito tardi. Sabatini impulsivo. Sul mio futuro…”

I commento dell'allenatore nerazzurro al match di San Siro

Marco Macca

Tre gol, condizione fisica a tratti straripante, qualità offensiva e solidità difensiva. L'Inter ha finalmente e definitivamente ritrovato la retta via in campionato, mandando un messaggio forte e chiaro a tutte le dirette rivali per un posto in Champions League, compreso il Milan, prossimo avversario nel derby. Luciano Spalletti, intervenuto a Sky Sport, non può che essere soddisfatto. Prima di tutto, qualche battuta su Icardi:

"Sampaoli? Non starei tanto comodo nel ruolo dell'allenatore al quale viene detto chi convocare da parte di un giocatore, credo per lui sia lo stesso. Credo che Icardi verrà convocato, perché è un grande calciatore e ha quella qualità di portare a casa sempre tutto o quasi gli si mette a disposizione. A me fa anche piacere che lui possa tirare il fiato quando viene lasciato fuori dalle convocazione, ma se guardiamo gente come Miranda che a 40 anni le gioca tutte e fa anche gol... E' dall'inizio dell'anno che gli dico di saltare una partita. Mauro ha tutto per essere un giocatore importante anche ai Mondiali, anche in una Nazionale che ha grandi calciatori. Poi si possono valutare tanti fattori, come la condizione fisica".

Sulla partita di oggi, Spalletti ha detto: "Oggi abbiamo avuto un impatto forte sulla partita, l'abbiamo subito direzionata come volevamo noi, gestendola molto bene a larghi tratti, anche se a volte siamo stati un po' leziosi. Siamo comunque rimasti sempre in equilibrio, concedendo pochissimo. Rafinha? E' quello che sa uscire nello stretto con la palla fra i piedi, sa quando tenerla e quando darla, sa fare tutto con la palla. Quello che sta facendo davvero bene, però, e che ci ho messo troppo tempo per capirlo, è Brozovic, che in quella posizione ci sta dando quella pulizia e quella qualità che probabilmente ci sarebbe servita anche prima".

L'allenatore ha continuato: "Cosa non andava prima nella squadra? Mi risulta difficile capirlo, anche perché altrimenti avrei risolto prima il problema. Quello che posso dire è che la squadra non ha mai perso la direzione da seguire, anche se non abbiamo vinto partite che dovevamo assolutamente vincere. Di gol ne abbiamo fatti diversi e ne abbiamo presi pochi. Si rischiava di mettere mano dove mani non dovevano essere messe. Ci abbiamo messo un po' di più perché la squadra faceva vedere che molte cose andavano bene, nonostante i risultati negativi. Ora, un po' per alcuni giocatori più freschi perché non hanno giocato moltissimo prima, un po' per soluzioni tattiche diverse, stiamo riuscendo a fare meglio. L'addio di Sabatini? Mi dispiace, siamo molto legati: è una persona di qualità e spessore nella sua professione, determina. Lui fa così perché ha un carattere forte, è un po' impulsivo. Il mio futuro? Ho un contratto di due anni, di cosa stiamo parlando? Sarò qui l'anno prossimo. L'Inter è una società forte, chi rimane nell'Inter deve lasciar andare via certi discorsi perché chi lavora qui deve avere a cuore le sorti dell'Inter, gli eventi non devono avere strascichi". 

(Fonte: Sky Sport)

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