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Dopo la sconfitta con il Real Madrid, l'Inter si è subito rialzata battendo il Sassuolo e portandosi al secondo posto in classifica. La squadra si è compattata, ha parlato nello spogliatoio e ora serve una riconferma domani sera in Champions League.
"Il carisma di un tecnico o di un giocatore fa spesso la differenza, in squadra, e non soltanto nel calcio. Ci sono leader silenziosi che parlano poco, ma quando lo fanno nessuno fiata. E "condottieri" magari più di pancia, che però hanno la capacità di toccare le corde giuste per ottenere una reazione o compattare il gruppo. Quali effetti abbia avuto "l'urlo dello spogliatoio" sull'Inter, un po' lo abbiamo già visto contro il Sassuolo, sabato. Ma è in Champions, già domani, che dovremo verificare se quelle parole - di Conte o dei leader - hanno avuto un peso decisivo e sono state recepite totalmente. Intanto, abbiamo rivisto sui volti dei nerazzurri certi sorrisi che sembravano scomparsi. Quello di Sanchez, per esempio. O quello di Gagliardini, un onesto operaio del pallone, spesso sbeffeggiato, che magari entusiasma poco i tifosi, ma molto allenatori e società, tanto che l'Inter starebbe già pensando di allungargli ulteriormente il contratto. Perché - alla fine - è in quel luogo sacro chiamato spogliatoio che "ci si pesa". Che si capisce chi vale (anche moralmente) e chi no", si legge su Gazzetta.it.
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