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Le parole di Salasullo stadio di Milano hanno innescato la reazione dell'Inter. E non solo quella del club nerazzurro. Perché sono nate tutta una serie di polemiche politiche inevitabili tra il primo cittadino e i suoi diretti rivali in consiglio comunale e alle prossime elezioni. Pure Salvini gli è andato contro e ha detto la sua.
In pratica le parole del sindaco erano l'ufficialità su un progetto bloccato a quanto dice lui dalle mancate rassicurazioni sul futuro di Suning all'Inter. Cosa che ha irritato e non poco il gruppo cinese alla guida dei nerazzurri dal 2016. Anche perché la trasparenza è sempre stata massima.
L'Inter nel suo comunicato ha parlato di scelte conseguenti qualora "dovesse essere confermato che il club e la proprietà non sono gradite all’attuale amministrazione". Non c'è riferimento, ovviamente, a quali sarebbero le conseguenze, ma all'inizio della vicenda stadio i due club e il Comune non erano sulla stessa lunghezza d'onda e sia Milan che Inter si erano dette pronte a intraprendere il progetto stadio senza l'appoggio di Palazzo Marino. A Sesto. Ieri intanto i rossoneri non si sono espressi ("il club ha scelto il low-profile", si legge nell'articolo) su quanto detto da Sala che ha tirato in ballo l'Inter e Suning in particolare.
(Fonte: Corriere della Sera)
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