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«Con le società di private equity e di investimento che continuano ad aumentare la loro presenza nel settore calcistico in Italia, l’opportunità di trarre profitto dai diritti di denominazione degli stadi è destinata a diventare fondamentale», spiega Enrico Rovere, managing director di Kroll. «Se da un lato esistono delle naturali associazioni con i nomi di stadi leggendari come San Siro e lo stadio Olimpico, dall’altro il passaggio a nuove strutture, come dimostrano Inter e Milan con i loro nuovi proprietari, consente di sfruttare i diritti di denominazione degli stadi e i beni ad essi collegati». Dallo studio emerge come solo un terzo dei club europei analizzati (12 su 36) abbia in essere un accordo di sponsorizzazione sullo stadio. Un potenziale inespresso, quindi, non solo in Italia, dove la Juventus ha aperto la strada con il maxi-accordo a lungo termine con Allianz (12-13 milioni annui, compreso però il kit d’allenamento). In testa alla classifica delle valutazioni c’è il Real Madrid che vanta un Bernabeu nuovo di zecca e potrebbe incassare circa 30 milioni dai naming rights", aggiunge il quotidiano.
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