Giocatori, Antonio Conte e il suo staff, tutti pronti al taglio degli stipendi. Nelle scorse ore sono state tante le chiamate tra Beppe Marotta e il capitano Samir Handanovic, poi, come spiega la Gazzetta dello Sport, il sigillo finale di Conte. "Non è giusto parlare di accordo, perché un accordo prevede cifre nei dettagli e invece non si è ancora arrivati a questo livello di discussione. Ma la società ha apprezzato la totale disponibilità della squadra a venire incontro alle esigenze del club e alle difficoltà del momento", spiega il quotidiano. "L’Inter ha un monte ingaggi elevato: al lordo, allenatore compreso (anzi, allenatori compresi, visto che a bilancio c’è ancora lo stipendio di Luciano Spalletti), parliamo di 150 milioni di euro lordi, cifra aumentata col mercato di gennaio rispetto a inizio stagione a causa dell’arrivo in rosa di Moses, Young e soprattutto Eriksen".
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Il quotidiano sottolinea che al momento sono due le vie percorribili: "Se la stagione non riprendesse, è chiaro si andrebbe verso una riduzione corposa degli ingaggi: sul tavolo finirebbero gli stipendi di aprile, maggio, giugno e parzialmente anche quello di marzo, una cifra di poco superiore ai 40 milioni. Se invece si dovesse tornare in campo nel mese di maggio, almeno per gli allenamenti, a quel punto il tema del taglio riguarderebbe «solo» marzo e aprile. E l’ipotesi di una spalmatura - in stile Juventus - sul prossimo bilancio in questo caso non sarebbe totalmente da escludere".
(Gazzetta dello Sport)
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