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L'inizio di stagione non è stato di certo esaltante per l'Inter: i nerazzurri hanno già ottenuto 3 sconfitte nelle prime 6 gare ufficiali tra campionato e Champions League (contro Lazio, Milan e Bayern Monaco), a fronte di 3 sole vittorie (contro Lecce, Spezia e Cremonese, ostacoli sulla carta tutt'altro che insormontabili). Uno dei problemi emersi fin qui riguarda l'attacco. Non tanto per la prolificità del reparto, quanto per lo stato di forma delle punte interiste: con Lukaku ancora ai box e in attesa di continuità da Dzeko (apparso comunque in ripresa) e Correa, l'unica certezza offensiva è rappresentata da Lautaro Martinez. L'attaccante argentino ha già segnato 3 reti, e nei prossimi impegni sarà costretto agli straordinari: Simone Inzaghi non può permettersi di rinunciare al Toro, per questo motivo diventa necessario trovare nuove soluzioni in avanti.
Al netto di risposte concrete da Dzeko e Correa e con la consapevolezza che Lautaro non potrà giocare sempre e allo stesso tempo pretendere che sia costantemente al top fisicamente e mentalmente, una variante importante potrebbe essere Henrikh Mkhitaryan: il centrocampista offensivo armeno, smaltito l'affaticamento muscolare, ha subito dimostrato le sue qualità tecniche, ma non è tutto. La sua duttilità tattica e la sua intelligenza calcistica (senza dimenticare la sua mentalità vincente e la sua abitudine a giocare su palcoscenici prestigiosi) potrebbero rivelarsi molto utili alla causa nerazzurra, offrendo anche la possibilità di un cambio di modulo, dall'inizio o a gara in corso.
La seconda soluzione, molto più remota e di più difficile realizzazione, va ricercata tra i giovani di casa Inter: il primo nome è quello di Valentin Carboni, gioiellino classe 2005, già promosso in Prima Squadra (quanto meno per gli allenamenti, e già convocato in occasione del derby) e autore di 3 gol in 4 partite con la Primavera nerazzurra. Attenzione anche a Dennis Curatolo, più attaccante rispetto all'argentino, in rete ieri in Youth League contro il Bayern Monaco e particolarmente apprezzato da Inzaghi. Ma per questo scenario servono un coraggio e una tranquillità che al momento non sembrano esserci...
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