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Vero è che, martedì notte, contro il Perù, ha giocato solo 12’, ma in ogni caso Lautaro non potrà essere fresco e riposato. Significa che sarà fondamentale che, almeno in corsa, l’attaccante cileno possa dargli fiato. L’alternativa per Inzaghi è ricorrere ai centrocampisti con più propensione offensiva, vale a dire Klaassen e Sensi, tenuto contro che Mkhitaryan è più importante in mediana.
Straordinari in vista
—Il discorso, peraltro, non vale solo per il Torino, ma va allargato anche a Salisburgo e Roma. L’Inter, infatti, ha davanti un trittico di partite che valgono come una curva pericolosa dentro una stagione lunga e impegnativa. E allora tutto lascia credere che il Toro non ne perderà nemmeno una: sempre in campo e sempre dall’inizio. Il riposo potrà averlo solo con una sostituzione per l'ultimo scorcio di gara. Ma dipenderà dai risultati. Perché se l’Inter non dovesse essere in vantaggio è difficile immaginare un Lautaro richiamato in panchina. Un motivo in più per evitare di incorrere in cali di tensione o svarioni come successo con Sassuolo e Bologna. Con più attenzione e concentrazione, infatti, l’Inter non avrebbe perso punti o ne avrebbe persi meno. In più l’argentino, come altri nerazzurri particolarmente stanchi, avrebbe potuto “staccare” prima, invece di arrivare fino al 90’, spendendo tutte le energie a disposizione”, si legge.
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