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Il Sole 24 Ore, quotidiano esperto in questioni economico-finanziarie, ha redatto un'indagine sulla cessione delle quote di Thohir e Moratti: ciò che ne viene fuori è che il petroliere milanese cede le sue quote senza che esse siano supervalutate, mentre il tycoon indonesiano ne trae una ghiotta plusvalenza:
Il Suning Commerce Group si prende la maggioranza dell'Inter con un investimento complessivo di 270 milioni per il 68,55% del club nerazzurro. Numero, quest'ultimo, che implica per l'Inter una valorizzazione complessiva decisamente elevata: circa 390 milioni al netto dei debiti. Soltanto due anni e mezzo fa, vale la pena ricordare, Thohir era salito al 70% della società grazie a un aumento di capitale di soli 75 milioni mentre Moratti era sceso all'attuale 29,49% senza incassare, di fatto, un euro ma liberandosi della garanzia offerta all'ingente mole di debiti del club.
Ad oggi le passività del club, che si accollerà Suning, ammontano a oltre 450 milioni: 220 milioni nei confronti di Goldman Sachs, 108 nei confronti dei soci stessi e altri debiti vari per 130 milioni.
Sulla base di questi numeri si possono calcolare gli eventuali guadagni in uscita degli attuali soci, anche se solo quando sarà illustrato l'intero impianto dell'operazione (che oggi non e' stato del tutto chiarito) sara' possibile tirare davvero le somme. Ipotizzando un aumento attorno a 100 milioni, dato che Suning investirà in tutto 270 milioni, ne restano circa 170 per la compravendita delle quote. Massimo Moratti ha in carico il 29,49% dell'Inter nella Internazionale Holding a 47,87 milioni: se i valori della transazione saranno davvero quelli detti oggi riceverà circa 50 milioni e chiuderà sostanzialmente in pari, al netto ovviamente degli oltre 1,3 miliardi di euro investiti nei 21 anni da presidente dell'Inter. Discorso diverso per Thohir, che nella sua International Sports Capital ha in carico il 70% dell'Inter a 75 milioni: in questo caso incasserebbe 120 milioni, con una possibile plusvalenza attorno a 50 milioni
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