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Inter, Brozovic solo l’ultimo: quanti rinnovi. “Così Suning vuole creare un ciclo”

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Nei giorni in cui Franck Kessié svolge le visite col Barcellona e Paulo Dybala non rinnova con la Juve, l’Inter blinda Marcelo Brozovic

Alessandro Cosattini

Nei giorni in cui Franck Kessié svolge le visite col Barcellona e Paulo Dybala non rinnova con la Juve, l’Inter blinda Marcelo Brozovic. Un segnale importante quello di Suning, che dà continuità al progetto e prolunga il contratto al croato, su espressa volontà anche di Simone Inzaghi. “Come a voler blindare la base della squadra che nel maggio scorso aveva riportato lo scudetto a Milano dopo oltre dieci anni”, spiega Tuttosport.

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Il quotidiano poi entra nei dettagli della questione: “Contratti allungati ma soprattutto stipendi alzati, per rendere determinati giocatori i nuovi simboli di una squadra che evidentemente non vuole abdicare. Il progetto di Suning, seppur fra lo montagne russe di un periodo economicamente difficile e che probabilmente costringerà i dirigenti a dover effettuare alcune cessioni in estate per poter operare in entrata, va avanti e lo fa puntando forte su quegli elementi ritenuti strategici per la costruzione di un ciclo. Il primo giocatore ad essere blindato, subito dopo la vittoria dello scudetto, era stato Bastoni (2024 con ingaggio alzato a 2.8 milioni più bonus). Quindi a ottobre era toccato a Lautaro Martinez (2026, 6 milioni), accordo che l’Inter aveva già trovato nei mesi precedenti con il vecchio agente dell’argentino e che aveva dovuto ridiscutere; prolungamento che, va detto, potrebbe non preservare del tutto il “Toro” dal mercato, visto che in estate ci sarà un gran viavai di attaccanti in Europa e qualcuno potrebbe bussare alla porta nerazzurra (ma serviranno almeno 70-80 milioni per prenderlo). A novembre aveva messo la sua firma Barella (2026, ingaggio da 4.5 milioni a salire fino a 6), mentre prima di Natale era toccato a Dimarco (2026, 2). Infine, per far capire ulteriormente l’unità di intenti, ecco l’atteso prolungamento fino al 2025 dell’intera area tecnica (Marotta, Ausilio e Baccin)”, si legge sul quotidiano.

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