Se non da ieri e non solo per l’Inter la dinamica è quella, cioè costi che superano immancabilmente i ricavi, la striscia delle perdite è assicurata. Perdite che mangiano il capitale che nel caso dell’Inter è negativo e debiti a coprire i fabbisogni di cassa. Alla fine resta il calciomercato con la droga delle plusvalenze a mettere una pezza ai malandati conti. Ma è un circolo vizioso. Se vendi i migliori dopo una stagione vincente, solo per tamponare le perdite, poi tocca ricominciare daccapo. E l’addio di Conte (liquidato con 7,5 milioni di buonuscita) la dice lunga su quello che potrà accadere al club”, si legge.