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Inter-Suning, la trattativa procede. ecco le idee dei cinesi…

Il gruppo asiatico pianifica l'investimento con l'obiettivo, tra gli altri, di far crescere il calcio in Cina.

Alessandro De Felice

I tempi per chiudere la trattativa richiederanno ancora pazienza, ma tra Inter e Suning tutto procede per il verso giusto, lasciando filtrare ottimismo per quello che ormai si annuncia come un lieto fine tra le parti. Thohir è volato in Cina, con lui anche Bolingbroke e Gardini, nell'agenda c'era un incontro con il gruppo Suning, interessato a conoscere ed approfondire quanto assaggiato nella breve visita in Italia. L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport fa il punto della situazione e spiega come quella attuale sia una fase delicata, soprattutto perché bisogna dare una valutazione alle quote:

PER CONOSCERSI MEGLIO - "Un blitz o, più facilmente, un incontro pianificato da tempo. Di certo, un altro tassello nella vicenda Inter-Suning che potrebbe avere degli sbocchi più o meno a breve, anche se i tempi vengono ancora ipotizzati come dilatati nel tempo. Resta il fatto che se Erick Thohir (presidente dell’Inter), Michael Bolingbroke (amministratore delegato) e Giovanni Gardini (direttore generale) si trovano tutti in Cina a contatto con i Grandi Capi del Colosso Suning, beh, qualcosa deve pur esserci. Sarà una visita per ricambiare quella fatta dai generali del gruppo cinese a cavallo del 20 aprile scorso? Certamente e formalmente ed educatamente sì, ma ci deve essere dell’altro: e cioé che la trattativa fra il club di Erick Thohir (e in minoranza di Massimo Moratti) e il Suning Commerce Group va avanti. Nelle scorse settimane anche il corporate director Michael Williamson era stato più volte in Cina e insomma se il Gruppo Inter è volato dal Gruppo Suning significa che le due entità procedono nel conoscersi meglio, nel capire dove si può arrivare, quali possibilità allegate ci sono, le valutazioni del club e delle percentuali di quote".

L'INTER SI APRE UN VARCO - "I tre graduati interisti, infatti, hanno raggiunto i rappresentanti dell’advisor che sta seguendo l’ingresso dei cinesi nella società per valutare da vicino lo statu quo. Un aggiornamento della situazione in un momento in cui le luci mediatiche si sono abbassate, ma che in realtà certificano come gli scambi di documenti con l’area amministrativa e legale della Suning (che ha sede a Nanchino) stiano proseguendo. Perché l’ingresso di nuovi partner è comunque in una fase delicata. Quella che presuppone una vera e propria trattativa per la valutazione della percentuale (tra il 20 e il 30% e della conseguente iniezione di denaro) e per tutto ciò che riguardano le attività da intraprendere nel prossimo futuro (tra cui anche le Academy nerazzurre). Tra l’altro, l’operazione che consentirà all’Inter di aprirsi un varco interessante in Asia, prevede uno scambio di conoscenze tecniche che potranno tornare utili alla Cina: non è infatti da escludere che allenatori legati all’Inter possano andare a insegnare calcio in Cina. Il Paese è molto interessato a investire nel football e ha intenzione di farlo appoggiandosi ai migliori club mondiali. La settimana scorsa il vicepresidente Javier Zanetti, in Cina per aprire una filiale di Inter Academy a Pechino, aveva smentito le indiscrezioni che volevano la trattativa in un vicolo cieco: «Non credo ci sia un passo indietro del Suning Commerce Group. Come in ogni trattativa i tempi sono lunghi e si sta pensando a cosa sia meglio per noi e per loro». Semplice traduzione: quando nuovi partner si insediano, vogliono aver chiaro diritti e doveri; così come Thohir non intende trattare in maniera superficiale alcun accordo. Anche perché poi, a metà novembre, bisognerà ritrovarsi con Moratti per sapere cosa ne sarà del suo 29,5% (o meno, visto il probabile nuovo ingresso di Suning). Detto questo non va dimenticato che intorno all’Inter non ci sia solo il colosso tecnologico, ma pure altri soggetti interessati".

TUTTO PROCEDE - "Nelle intenzioni del colosso cinese c’è anche l’idea di approfondire tutto ciò che è know-how riguardo Appiano Gentile, una struttura che ha rapito gli occhi dal grande capo Zhang Jindong e dei suoi collaboratori a tal punto da pensare a una replica del Centro Tecnico in suolo cinese. Anche San Siro, com’è intuibile, ha impressionato positivamente Suning, ma un’ipotesi di investimento nell’impianto deve passare per forza da tanti altri step. Insomma: l’Inter in pieno blitz cinese, una intensificazione dei rapporti. Chiusura vicina? Non ancora. Ma tutto procede".

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