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Nei pensieri di Simone Inzaghi verso il finale di stagione, tra la finale di Coppa Italia di questa sera contro la Juventus e la corsa scudetto col Milan a 180 minuti da fine campionato. Così il Corriere dello Sport si è soffermato sull’aspetto mentale di casa Inter.
“Nella testa di Inzaghi il confine tra la beatificazione, se vincesse Coppa Italia e scudetto, e fallimento, in caso di ko con la Juve e secondo posto dietro al Milan, non esiste. Dentro una stagione in cui ha totalizzato più punti di tutti i suoi predecessori (escluso Mourinho) al primo anno sulla panchina dell’Inter e ha centrato dopo dieci anni gli ottavi Champions, unico a battere nel 2022 il Liverpool di Klopp, non possono essere le ultime tre partite a spostare il giudizio. Ecco perché, come un mental coach, ha martellato lo spogliatoio dell’Inter, invitando i suoi giocatori a eliminare le preoccupazioni. La finale dell’Olimpico dev’essere un’opportunità, non un peso. Qui e ora si fa la storia. Così ha parlato anche all’Inter, alleggerendo la pressione. Ultimi dieci giorni di stagione da godere. La serenità come chiave psicologica per centrare il risultato”, si legge.
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