LEGGI ANCHE
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Inter senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con FC Inter 1908 per scoprire tutte le news di giornata sui nerazzurri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
primo piano
Tutte le trovate di Simone Inzaghi da quando è all'Inter. Da Calhanoglu regista a Dimarco che segna sulla ribattuta del rigore sbagliato da Lautaro. Oggi Tuttosport si focalizza proprio sulle invenzioni dell'allenatore nerazzurro, sottolineate spesso anche dai giocatori stessi: "Il Demone di Piacenza, al secolo Simone Inzaghi, è sempre all’opera. Osserva, studia, prepara, poi mette in atto e gli avversari soccombono. L’ultima trovata: la ribattuta di Dima. Perché va bene avere fiducia in Lautaro, ci mancherebbe, visto tutto il popò di gol che l’argentino ha messo insieme in questa stagione (partita con l’Atalanta inclusa). Se però c’è un fondamentale in cui il capitano dell’Inter lascia qualcosa a desiderare, quello è il calcio di rigore. Con lo specialista Calha in tribuna per infortunio, però, ecco che contro l’Atalanta sul dischetto ci è andato Lauti. Inzaghi, però, aveva già pronto il piano B, per non correre rischi, nemmeno sul 2-0, nemmeno con mezzo campionato in tasca. Infatti eccolo lì, Inzaghi che dà indicazioni a Dimarco. L’ordine è: tenersi pronti per la ribattuta. L’esterno esegue. Con una corsa a elle che sembra un po’ la mossa del cavallo agli scacchi, Dima arriva con tempismo perfetto per correggere l’errore di Lautaro e depositare la sfera dietro alle spalle del povero Carnesecchi, che pure il suo lo aveva fatto. «Questo è tuo», gli ha urlato Dimarco mentre esultava dalle parti della bandierina, vedendo Inzaghi arrivare di corsa da lui. A fine gara lo ha spiegato ancora meglio: di Inzaghi l’idea della corsa laterale. Di Inzaghi l’intuizione che Lautaro poteva anche sbagliare. Di Inzaghi la preveggenza che la palla sarebbe arrivata lì. Da cui la richiesta al suo giocatore: et voilà, “l’Inzagata” è servita. «Quando il mister parla succede sempre qualcosa», è la testimonianza del discepolo Dimarco dopo il match.
La “mossa Dimarco”, peraltro, ha subito trovato sul web chi si è scagliato contro di essa. Non sarebbe stata regolare, secondo alcuni scettici tifosi, che avrebbero voluto che il Var annullasse la rete. Tra le voci che si sono levate per zittire gli improvvidi leoni da tastiera, c’è stata quella autorevole di Graziano Cesari, ex fischietto internazionale da tempo commentatore tv, il quale ha spiegato: «È corretto non far ripetere il rigore perché Dimarco non ha il piede appoggiato a terra e la proiezione non conta». Chi vuol rosicare, rosichi pure. Intanto Inzaghi ha messo a segno un’altra trovata delle sue. Lasciatelo cucinare, iniziavano a sussurrare i tifosi una stagione fa. Con gli elementi che ha a disposizione, tira sempre fuori dal cilindro qualche colpo a sorpresa. Agli albori sono stati Calhanoglu che è diventato regista (e che regista, mica da filmini della Comunione, ma da Oscar), poi Darmian che prima dell’arrivo di Pavard era braccetto. Poi, a proposito di Pavard e dei centrali difensivi, coloro che occupano le posizioni di braccetto (Bastoni in primis, ma anche Pavard con ottimo profitto) sono diventati mezzali offensive. Basta? Evidentemente no, perché adesso c’è anche lo specialista dei rigori in seconda battuta. O in ribattuta, fa lo stesso. Dopodiché i rosiconi troveranno sempre qualcosa da ridire. Inzaghi invece se la ride e cucina, cucina, cucina. Per la gioia degli interisti che, per come si è messo il campionato, magari adesso sperano di poter registrare qualche nuova Inzagata il 13 marzo, quando l’Inter affronterà l’Atletico Madrid", si legge.
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Inter senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con FC Inter 1908 per scoprire tutte le news di giornata sui nerazzurri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA