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Il momento positivo dell'Inter sul campo non distoglie comunque l'attenzione da ciò che succede fuori. Il caso Icardi, le voci sulla Premier per Perisic e il futuro di Luciano Spalletti: insomma, il futuro prossimo dell'Inter resta in dubbio. E Tuttosport elenca gli scenari per queste tre figure, ipotizzando che questi saranno gli ultimi tre mesi in nerazzurro: "A ben guardare quanto accaduto a gennaio e febbraio, non si fa peccato a pensare che i prossimi possano essere gli ultimi mesi all’Inter di tre protagonisti come Luciano Spalletti, Mauro Icardi e Ivan Perisic. Tutti e tre sono in bilico, per motivi ovviamente ognuno diverso dall’altro, ma la speranza dell’Inter e della sua dirigenza è che i tre facciano al massimo il loro dovere e raggiungano l’obiettivo Champions. Poi, a giugno, ci saranno le valutazioni del caso".
ICARDI - "Ovviamente il nodo principale di questo periodo rimane Icardi. L’argentino anche ieri ha svolto terapie, poi ha mangiato mentre la squadra proseguiva l’allenamento sul campo ed è tornato a casa senza incrociare Marotta, ad Appiano con Ausilio per l'allenamento. Prosegue dunque il muro contro muro che evidentemente non porta benefici a nessuno, né all'Inter, né a Maurito. Bisognerà capire se prima o poi la società (con la proposta del rinnovo, ma non solo) o lo stesso Spalletti faranno una mossa per sbloccare la situazione o si attenderà un passo da Icardi, magari la prossima settimana quando “scadranno” le prime tre settimane di terapie programmate con lo staff medico".
PERISIC - "E’ evidente che più il braccio di ferro andrà avanti, più caleranno le percentuali di permanenza all’Inter di Icardi. Maurito, comunque, finora non aveva mai dichiarato di volersene andare, a differenza di Perisic che a gennaio ha chiesto la cessione, invano (nessuno ha messo sul piatto i 35-40 milioni richiesti). La situazione ora è rientrata e il croato è tornato a rendere al massimo, ma la separazione sembra solo rimandata: il Tottenham, con cui Perisic aveva trovato un’intesa, rimane dietro l’angolo, a meno che un grande finale di stagione e l’arrivo magari di Rakitic, non lo convincano a restare".
SPALLETTI - "A gennaio l’addio pareva cosa certa, anche per le dichiarazioni spesso polemiche del tecnico con la dirigenza. L’allenatore ha un contratto fino al 2021, ma è chiaro che potrà avere chance di permanenza solo con la Champions e con una buona Europa League. Ma non è detto che questo basti per rimanere, soprattutto se da Conte - già cercato due anni fa da Zhang jr - arrivassero segnali di apertura".
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