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C'è fibrillazione in casa Inter per la gara di Champions League di questa sera. I nerazzurri vogliono inaugurare al meglio un percorso che sperano di vivere da protagonisti, come sottolinea anche la Gazzetta dello Sport di oggi: "Dice un vecchio adagio calciofilo: «Questo sport non è come le bocce, non vince mica chi ci va più vicino».
Ecco, l’Inter e Antonio Conte si sono stufati di andarci vicino, di vedere il traguardo e poi, puff, la vittoria se la godono gli altri. Gli ottavi di Champions mancano dal 2012, sfiorati nelle ultime due stagioni e sfumati all’ultimo tuffo. «Vogliamo essere padroni del nostro destino», ha spiegato ieri l’allenatore nella vigilia di Coppa. Che vale il no a un altro arrivo in volata, con l’incubo di dover fare i conti con i risultati altrui. Il Borussia Mönchengladbach è l’occasione per mettere in (leggera) discesa il girone prima di due trasferte consecutive. Lo sa Conte, lo sanno i giocatori. Lo sa pure Christian Eriksen, che in Champions s’è spinto fino alla finale. E che stasera ha un’occasione grande così per spiegarla con un «avete visto tutti cosa sono capace di fare?».
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