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Inter, Conte ripesca nel gruppo. Riecco l’uomo delle rimonte, Vecino. Ma c’è anche…

Eva A. Provenzano

L'allenatore nerazzurro sa di non potersi aspettare molto dal mercato e cercherà di puntare sulle risorse presenti nella rosa

Conte ha capito, come gli è stato chiarito dal club, che dal mercato non arriveranno grandi rinforzi perché in questo momento economico difficile trovare le risorse non è semplice. Per questo l'allenatore nerazzurro dovrà contare fortemente sul gruppo a sua disposizione e dovrà puntare sugli uomini già presenti nella sua rosa. Dovrà valorizzare tutti al massimo. A partire da Sensi che è tornato prima della pausa di Natale e ha mostrato buone cose nelle gare contro Cagliari, Napoli e Spezia. 

Poi c'è anche Kolarov. Da lui Conte si aspettava molto. Ma è stato un inizio difficile, poi completato da un infortunio che lo ha messo ko. Lui potrà dare una mano ai tre centrali o l'allenatore potrebbe rivalutarlo a sinistra. La Gazzetta dello Sport però parla anche di un altro uomo sul quale il tecnico potrebbe fare leva in un momento nel quale le risorse devono essere ricercate in squadra.

Si tratta di Matias Vecino. Il calciatore sta tornando tra gli uomini a disposizione. L'ultima volta che ha giocato era il 9 luglio nella partita finita 2 a 2 contro il Verona. Il 21 luglio si è operato al ginocchio. Spesso l'uruguaiano ha levato le pive del sacco ai nerazzurri: all'andata contro i gialloblù, nello scorso campionato, aveva riaperto la partita poi rimontata da Barella. A febbraio 2020 ha segnato la seconda rete al Milan, era il gol del pari che ha dato vita ad una rimonta da 0-2 al 4 a 2 finale. Nel derby aveva segnato pure l'anno prima. Ma aveva soprattutto fatto battere i cuori nerazzurri quando ha segnato alla Lazio nel 2018 e l'Inter è tornata in Champions. E nella stessa competizione aveva permesso una vittoria in rimonta contro il Tottenham. L'Inter spera possa tornare decisivo: settimana prossima torna in gruppo. Potrebbe essere una risorsa umana in più in un momento nel quale dal mercato non ci possono aspettare troppe sorprese. Chissà che la sorpresa non sia lui.

(Fonte: La Gazzetta dello Sport)