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Ci sono mille motivi per fare bene in Europa League, ma il principale è sicuramente quello economico, visto che, una vittoria potrebbe portare in cassa una cifra intorno ai 25 milioni di euro. C'è un però; comne del resto tutte le italiane, che pure un tempo avevano fatto della Coppa Uefa il giardino di casa, l’Inter ha un rapporto non facile con l’Europa League ed i programmi estivi lo dimostrano, prova ne sia il fatto che il mercato è stato spinto da Suning oltre i limiti del fairplay finanziario sapendo che certi big erano fondamentali in campionato, per la caccia grossa a quel terzo posto (minimo) che dopo cinque anni di castigo riporti i nerazzurri nel gotha europeo. Anche perché con vista sulla Juve, in fondo è stato snobbato anche l’esordio contro l’Hapoel Be’er Sheva. Turnover quasi integrale, riproposizione del doppio pitbull (Melo-Medel) che anche con Mancini aveva sempre detto male e approccio molle. Ecco perché la sfida di stasera contro lo Sparta Praga diventa già decisiva. Le due perdenti del primo turno rischiano di veder scappare Southampton e gli stessi israeliani. Ma soprattutto tanti soldi.
(Gazzetta dello Sport)
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