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E' anche la sua vittoria. "Il re di Appiano", come lo chiama qualcuno. L'uomo ovunque, sempre capace di mettere insieme i pezzi, di fungere da collante tra dirigenza e squadra, di essere una spalla fedele per Antonio Conte e, soprattutto, per rappresentare al meglio i valori e la storia dell'Inter. Questo scudetto è anche la vittoria di Lele Oriali:
"Oriali anche oggi - si legge su Gazzetta.it - era ad Appiano, nella casa nerazzurra di cui è padrone (...). Oriali è un dirigente a tutti gli effetti, rappresenta la società ad Appiano, definisce le linee guida su comportamenti, disciplina, multe. Con lo stesso Conte le discussioni e gli scontri non sono mancati. Perché Oriali non è un signorsì, altrimenti non sarebbe Oriali e non servirebbe un granché. Oriali è quello che ti dice in faccia le cose scomode. Se poi tu sei sveglio, capisci che lo fa per il tuo bene. E per quello dell'Inter".
Così come Conte, anche Oriali attende di conoscere il suo futuro: "Attende di capire cosa succederà. Parlerà con la proprietà, farà la sue valutazioni. Anche da nonno, visto che ha quattro nipoti ma ben poco tempo da dedicare loro. Il doppio ruolo infatti ti prosciuga. Il 23 maggio finirà la stagione con l'Inter e il giorno dopo sarà a Coverciano".
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