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Zenga: “Se io fossi sulla panchina dell’Inter mi ci legherei anche senza acquisti. Conte…”

L'ex portiere nerazzurro è stato ospite di Skysport e ha parlato dell'Inter di oggi confrontandola con quella del Trap

Eva A. Provenzano

«Sempre giocato in porta, mai avuto un dubbio. È una vocazione andare in porta». Walter Zenga, in collegamento su Skysport, ha parlato nel giorno del suo compleanno. Queste le sue parole:

-Ti manca un po' la panchina? 

Mi manca. Avrei continuato volentieri a Cagliari ma non perché è in Serie A, ma perché dopo il periodo negativo di covid, con 13 partite di fila dopo il periodo di sosta e tutte queste cose qua pensavo di meritarmi una sorte di chance. Ma per gli allenatori è così. Lo diceva anche il Trap: ci sono quelli che stanno a casa e quelli che aspettano di andare a casa.

-A proposito dell'Inter del Trap e dello scudetto dell'89. Ci sono similitudini con quel Trapattoni e questo Conte oppure no? 

Per me no. Sono epoche diverse. In quell'Inter c'erano tre stranieri e oggi ci sono tre italiani. Campionato diverso, due punti e tre punti e in quel campionato lì c'era il Napoli di Maradona, la Samp di Vialli e Mancini, il Milan di Van Basten e chi ne ha più ne metta. Sono epoche differenti. Se mi chiedi quali giocatori di quell'Inter potevano fare parte di questa squadra oggi ti direi sicuramente Matthaus, Berti e Brehme. 

-Passato da juventini per Conte e Trapattoni, vincitori al secondo anno entrambi e forse un po' difensivisti...

Anche del Trap si diceva che era un difensivista eppure il suo attacco segnava tanti gol e aveva dalla sua tante partite vinte, due sconfitte in tutto il campionato. L'Inter nelle ultime tre partite ha preso tre tiri in porta perché difende bene e controlla la partita. 

-A inizio stagione Inter tra le favorite. Ti aspettavi questa forza e questo distacco? 

No. Anche perché ogni squadra di vertice ha avuto il suo periodo negativo. L'Inter ce l'ha avuto quando è uscita dalla CL. Poi è stata brava a cambiare modulo, a mettersi in campo in maniera differente e ha potuto lavorare tutta la settimana per lavorare, non è da sottovalutare. Il periodo di crisi è arrivato in un periodo lontano dalla fine del campionato e l'ha affrontato trovando altre soluzioni ed è diventata un gruppo unito. Poi le vittorie danno coraggio e la strada è andata in discesa. 

-Chi di questa Inter poteva giocare nella tua? 

Barella senza ombra di dubbio. Lukaku perché è determinante e sarei indeciso tra Lautaro, e avevo Serena e Diaz. Metterei solo Lukaku e Barella. Mi fermerei qui. 

-Guardo al futuro, per l'anno prossimo per un buon cammino in CL cosa chiederesti? 

Non chiedere a me se fossi al posto di Conte. Perché se io fossi al posto di Conte mi terrei legato alla panchina anche se non mi comprano nessuno. Ma è un discorso differente. Nasce da un amore profondo. Non sono da prendere ad esempio. Chiedetelo ad Antonio. 

-Questa squadra è competitiva anche in CL? 

Visto l'ultima Champions no. Ma con un anno di esperienza in più forse sì. 

-Donnarumma potrebbe legarsi a vita al Milan, tu avresti mai lasciato l'Inter. Che consiglio gli dai? 

Il consiglio che gli do e di fare quello che si sente di fare perché solo lui può decidere cosa è bene o male per il suo futuro. Se un ragazzo così giovane gioca in un club così grande personalmente resterei. Ma è una mia opinione e non va contro una sua decisione differente. Potrebbe diventare una bandiera, ma se deciderà di andare via sarà una sua decisione personale. Io resterei. 

(Fonte: Skysport)

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