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Repubblica dedica un approfondimento alle intercettazioni che stanno scuotendo l'ambiente Juventus, in merito al delicato tema delle plusvalenze. "Conti che non tornano, plusvalenze sospette da 282 milioni di euro ma anche molto di più. «Peggio di così c’è solo Calciopoli» si dicono tra loro parlando al telefono gli uomini del presidente Andrea Agnelli. E ciò che i finanzieri registrano nei tre mesi chiave del calcio mercato, svela un mondo che travalica i confini penali per entrare nel campo dei possibili illeciti sportivi". I pm avrebbero lasciato intendere che si tratta di un «intero sistema che è malato», preannunciando che sono stati trovati «numerosi profili » che coinvolgerebbero altre squadre, non solo la Juventus. Per avere un quadro completo bisognerà attendere che cada il segreto istruttorio, al termine degli interrogatori e all’esito di una consulenza tecnica sui conti affidata a un esperto di bilanci, il commercialista Enrico Stasi. Lo stesso commercialista - spiega Repubblica - aveva già esaminato 15 anni fa le plusvalenze dei calciatori bianconeri in un’inchiesta fotocopia senza intercettazioni che si era conclusa con l’assoluzione di Luciano Moggi, Roberto Bettega e Antonio Giraudo. L’inchiesta penale attuale ruota intorno a 282 milioni di plusvalenze in tre anni di bilanci Juve. Decisive per blindare le accuse, secondo gli inquirenti, restano le telefonate raccolte da luglio a settembre tra i dirigenti della squadra. Il commento più duro sul sistema che regola i rapporti finanziari nel mondo del calcio - «peggio c’è solo calciopoli» - arriva proprio dalle loro conversazioni ed è citato nella premessa dell’annotazione che la Guardia di finanza ha depositato come principale atto di indagine.
(Repubblica)
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