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Cottarelli: “InterSpac, c’è il business plan. Tre A come al Bayern. Zhang ci ascolti perché…”

Eva A. Provenzano

Su Libero le parole rilasciate dall'economista a capo del progetto che sarà presentato a Zhang

Pietro Senaldi (fa parte del progetto anche lui) ha intervistato per il quotidiano Libero Carlo Cottarelli, l'economista che ha fondato con altri interisti come lui, il progetto Interspac. «Con l’azionariato popolare i conti delle squadre di calcio andrebbero meglio, perché si eliminerebbe il peso di decine di milioni di interessi sul debito. E magari ci saremmo potuti permettere perfino di tenere Lukaku».

«Il progetto non si è mai fermato - ha aggiunto - stiamo per affidare ad una società di consulenza il compito di stendere il business plan e una proposta dettagliata per il possibile ingresso dei tifosi. Volevamo presentare il piano dettagliato alla proprietà cinese per fine ottobre ma credo slitterà di qualche settimana. Quanto si potrà offrire? Dipende dal denaro che riusciremo a raccogliere, se la società avesse interesse. Al Bayern i tifosi possiedono il 75% della squadra e il 25% è di Audi, Adidas e Alleanz. Non posso prezzare ora il valore della società».

"Zhang ci ascolti"

A Senaldi Cottarelli ha detto ancora: «Come è nata l'idea? Me l'hanno chiesto Zaccaria e Dentella. Non c'è nessuna polemica nei confronti della proprietà, anzi siamo grati per quanto fatto per l'Inter. Non capisco perché 4 mln e mezzo di italiani, di tifosi interisti, non possano fare tutti insieme quello che fa da solo un miliardario. Adesso in Interspac ci sono i 16 soci fondatori e un'altra cinquantina di interisti che sono testimonial. Perché Zhang dovrebbe ascoltarci? Perché la situazione economica dell'Inter non è florida e potrebbe voler lavorare insieme ai tifosi per rafforzare la società. Chi farebbe il presidente? Sarebbe bello avere un ex giocatore, come Rummenigge al Bayern, oggi il presidente è Kahn. Non spetta a me decidere chi». 

Il modello Bayern

E ancora: «L'azionariato popolare aiuterebbe sul piano economico: si ridurrebbe la spesa sugli interessi sul debito e si creerebbe un legame ancora più stretto tra tifosi e squadra. Nel Bayern i tifosi appartengono a un’associazione che definisce le linee guida entro le quali opera il management della società. Le scelte tecniche su giocatori e allenatori le fanno i consiglieri del CdA. L’ambizione è di avere una società che riesce a vincere, ma che ha i conti a posto. Attenzione poi. L’azionariato popolare non esclude la partecipazione di investitori con risorse più consistenti. Abbiamo una lunga lista di imprenditori, manager e professionisti che sono interessati e che potrebbero contribuire. E sopra di essi bisogna metterci qualcosa di corrispondente alle tre “A” tedesche, Audi, Adidas e Alleanz. È necessario avere stadi moderni, nuovi o ristrutturati. Aiutano ad aumentare le entrate e a sviluppare il business. Serve comunque pazienza, il progetto non è di facile realizzazione. I problemi di coordinamento in termini di raccolta di interessi e di finanziamenti sono complessi. Procediamo un passo alla volta». 

Cottarelli ha anche parlato della sua passione da tifoso nerazzurro: «Sarti, Burgnich, Facchetti la recito a memoria, la formazione del Triplete non l'ho imparata a memoria. Che delusione vedere Mou andare via in quel modo, ma è tanta la riconoscenza nei suoi confronti. Moratti? Gli do 10, ha fatto tutto il possibile per l'Inter».

(Fonte: Libero)