Torna a parlare Carlo Cottarelli, fondatore di InterSpac. Così il noto economista, a capo del progetto di azionariato popolare, ha svelato nuovi dettagli nell’intervista rilasciata a Mi-Tomorrow. “Non c’è voluto molto per convincere chi ha aderito, tutti capiscono che è il momento di cercare di fare qualcosa per l’Inter. Alcuni hanno voluto sapere la struttura, perché lo facciamo. Quali sono i passi. Quale sarebbe stato il ruolo. Siamo all’acquisizione delle informazioni, nelle fasi successive vedremo se c’è possibilità per un accordo. Ora sono tutti entusiasti, il percorso è difficile, però dobbiamo provarci”.
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Le nuove dichiarazioni del fondatore del progetto di azionariato popolare
Sono partiti in 16 nel 2018, ora i soci sono diventati 52, tra cui vecchie glorie e tifosi vip che hanno a cuore l’Inter. E si attendono i risultati del sondaggio lanciato su interspac.eu: “Tra il 15 e il 20 luglio avremo i risultati del questionario. Questo dovrebbe porci nella posizione di andare a iniziare i colloqui con la società. Per ora non abbiamo segnali negativi. Quel che cerchiamo di fare è avere tre fonti di finanziamento: i tanti che danno individualmente poco, gli imprenditori e manager che possono mettere un po’ di più e poi gli investitori istituzionali come possono essere Adidas, Audi e Allianz nel Bayern Monaco, tanto per parlare di un club fondato sull’azionariato popolare. Con quello vedremo come instaurare il rapporto con la società, con cui vogliamo lavorare assieme. Mi preme specificare che il nostro non è un attacco aggressivo”.
Tanti nomi di altri tifosi vip accostati nelle ultime settimane a InterSpac, da Valentino Rossi all’ex presidente nerazzurro, Massimo Moratti. Così Cottarelli ha parlato del possibile ingresso dei due nel progetto: “Rossi ha fatto sapere che sarebbe voluto entrare, ma per il momento non siamo riusciti a concludere. Se volesse farlo ne saremmo felice. Può darsi ce ne possano essere altri, ma non credo. Non stiamo più facendo un’azione di reclutamento tra i grandi nomi”. I contatti con Moratti, però, ci sono stati ammette Cottarelli: “Sì, a scopo informativo. Siamo particolarmente grati a chi ha realizzato il Triplete e quindi anche solo per cortesia è stato contattato”.
Cottarelli svela poi i due motivi per cui l’azionariato popolare possa portare a un’idea di maggiore sostenibilità: “Uno è che si sostituisce il capitale a debito con uno che non vuole essere remunerato. Si risparmia sugli interessi. Secondo perché, sull’esperienza tedesca, pensiamo si crei un legame più stretto coi tifosi, con maggiori entrare per i biglietti, vendite, prodotti, pubblicità. In cambio si chiederà di avere un’influenza nella gestione della società. Il meccanismo sarà quello della Spac? Ad oggi siamo una Srl. Se si facesse una raccolta si dovrebbe trovare uno strumento. Probabilmente il crowdfunding non è adeguato e quindi sarebbe effettivamente una spac: si danno dei soldi, si conclude l'accordo e poi si chiede se l'affare va bene. Per ora abbiamo pochissime spese: se dovessimo chiudere, i soldi verrebbero ridati indietro praticamente tutti”.
(Fonte: Mi-Tomorrow)
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