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Interspac in stallo? No, tutt’altro: “Dalla cordata oggi filtra che…”
C'è chi dice che l'iniziativa sia completamente ferma, chi invece che sia ancora in piedi e che presto avremo novità. Ma qual è la vera posizione oggi di Interspac e dei suoi sostenitori? L'edizione odierna de Il Giorno spiega le intenzioni di Cottarelli, che non ha assolutamente abbandonato l'idea dell'azionariato popolare: "L'ultimo aggiornamento «ufficiale» è l'accordo con Monitor Deloitte annunciato due settimane fa per la preparazione del business plan. Un lavoro per il quale è prevista una tempistica di almeno un paio di mesi. Se tutto andrà come sperano i promotori, entro fine anno ci potrebbe essere un documento completo da poter sottoporre alla società. A quel punto bisognerà convincere Steven Zhang per avere un incontro e l'impresa non sembra così semplice. Nell'ultima assemblea dei soci il presidente interista è sembrato molto netto: ascoltiamo chi vuole aiutarci, ma solo quando e se c'è qualcosa di concreto.
Proprio per evitare di rientrare nella casistica delle «speculazioni», come lo ha definito lo stesso Zhang, da Interspac filtra oggi un proposito di voler tenere un basso profilo. Si va avanti, ma in silenzio. Nessuno stallo, come ha invece detto qualche giorno fa uno dei tifosi a cui è stato chiesto di puntare una fiche (un migliaio di euro) sull'operazione, ovvero Paolo Bonolis. Il conduttore tv aveva parlato di un progetto «in stallo», ma ad oggi la volontà è ancora quella di andare avanti, semplicemente seguendo i passi che servono senza irritare il futuro interlocutore. È chiaro che una volta arrivati ad avere un business plan gli ostacoli non saranno terminati.
Quello, infatti, sarà eventualmente il momento in cui bisognerà chiedere, a chi nel sondaggio dei mesi scorsi si è dichiarato favorevole a partecipare, di mettere davvero mano al portafoglio e molti di più ce ne vorranno in aggiunta. Bisognerà inoltre studiare un metodo per capire come poter introdurre quella che è a tutti gli effetti una novità per il nostro modo, anche a livello normativo. Per non parlare di un nodo non secondario come la partecipazione a eventuali passivi di bilancio. Tutte cose che potrebbero trovare risposta nel documento redatto con Monitor Deloitte o diventare un nodo da sciogliere successivamente. Il cammino non è corto, ancor meno semplice", conclude il quotidiano.
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