Philippe Coutinho si confessa alla Gazzetta dello Sport. Il talento verdeoro ha parlato di tutto, dal luogo dove intende vivere ai suoi sogni nerazzurri, fino al ruolo in campo e alla nazionale brasiliana. Ecco l'intervista integrale:
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INTERVISTA INTEGRALE A COUTINHO: “VOGLIO DIVENTARE GRANDE CON L’INTER. E SUL RUOLO…”
Philippe Coutinho si confessa alla Gazzetta dello Sport. Il talento verdeoro ha parlato di tutto, dal luogo dove intende vivere ai suoi sogni nerazzurri, fino al ruolo in campo e alla nazionale brasiliana. Ecco l’intervista integrale:...
Coutinho, sceglierà Milano o cercherà casa sul lago di Como? «Milano, vivrò a Milano». Per avere le discotechea portata di mano? «No, no (ride), le discoteche non fanno per me, ve l’ho già detto. Sono un ragazzo tranquillo, amo lavorare e non sarò così sciocco da sprecare un’occasione tanto importante. Sono cresciuto in una zona povera, conosco i veri valori, la mia famiglia è stata un esempio in questo senso». Ha conservato molti amici a Mangueira? «Lì ho imiei veri amici, e lì ho conosciuto la mia fidanzata, Aine. Abitiamo vicini, ci siamo incontrati per la prima volta durante una festa ». C’è qualche altro Coutinho a Mangueira? «Per ora no, ma gli amici sono tutti felicissimi della mia nuova avventura. Vado all’Inter, una squadra parecchio popolare a Rio de Janeiro, amatissima grazie a Ronaldo e Adriano». E in nerazzurro si sentirà un po’ a casa.«Julio Cesar e Maicon li ho già conosciuti quando venni in Italia un paio di anni fa. Lucio invece lo vedrò per la prima volta. Pazzesco, tutta gente per la quale tifavo davanti alla televisione e che ora sono miei compagni di squadra».Il primo impatto con l’Inter? «Ottimo, qui si respira subito un’aria particolare. Sono in un grande club, le strutture sono straordinarie e tutti si fanno in quattro per farmi stare bene». Come capitan Zanetti? «Sì, mi segue, mi dà consigli, è un esempio. Lui è un grandissimo giocatore, ha vinto tutto in carriera, eppure è rimasto semplice». Balotelli è in partenza, l’Inter ha fatto sapere di non aver fretta sul mercato perché punta forte su Coutinho. Che effetto le fa? «E’ bello, stimolante. Io mi sento pronto per il grande calcio. Sono qui per imparare, e molto, però il tecnico può contare immediatamente su di me». Che tipo di giocatore è? «Amo muovermi dietro le punte, e nel 4-2-3-1 posso giocare alla Sneijder oppure anche partendo da sinistra. Anzi, mi piace molto partire dalla fascia». Alla Ronaldinho?«Sì, proprio così». Dove pensa di dover migliorare maggiormente? «Devo mettere su qualche muscolo. In Italia ci si gioca molto sul piano fisico, anche se non è che in Brasile scherzino: pure da noi i difensori sono grossi e piuttosto decisi. Si mena anche in Brasile, eccome». Careca l’ha paragonata a Zico.«Calma con certi paragoni, è presto ». E di Pato che ci dice? «Un fenomeno, già a 17 anni era un asso in Brasile, aveva vinto molto, da protagonista oltretutto. E’ impressionante come continui a crescere. Si è adattato all’Italia immediatamente, roba che riesce solo ai fuoriclasse. Permeè unmodello ».Il sogno di Coutinho? «Vincere e diventare grande con l’Inter, poi puntare a Brasile 2014». L’attacco di quel Brasile? «Allora continuiamo a sognare e dico: Coutinho a ridosso di Neymar (altro baby prodigio del Santos, ndr) e Pato».
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