Brutta sconfitta per l'Inter, che perde 3-1 contro la Lazio esattamente come nella scorsa stagione e conferma di essere ancora lontana dal top della condizione fisica e mentale. Olimpico ancora una volta amaro per Simone Inzaghi, principale imputato del ko di ieri sera. Netto passo indietro per la formazione interista, come scrive il Corriere dello Sport: "Inzaghi è caduto di nuovo nel suo vecchio stadio. Un altro 3-1, come lo scorso anno. Un tonfo rumoroso e questo ha un peso diverso, più negativo. Segna un passo indietro. Non si vede crescita da scudetto. È lenta e macchinosa l'Inter, sempre uguale a se stessa, senza uno scatto di fantasia e di estro".
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Inzaghi cade di nuovo all’Olimpico, passo indietro Inter. CdS: “Dov’è la crescita?”
"Solita Inter. Giro palla arretrato con Handanovic, Skriniar, De Vrij e Bastoni per cercare il cambio gioco, uscendo su Dimarco e lanciando Dumfries sul versante opposto. Inzaghi ha aggiunto la mossa conservativa: Gagliardini e non Calhanoglu nella zona di Milinkovic. Il serbo solo in partenza è stato disturbato dalla marcatura. L'Inter ha comandato per mezz’ora senza essere pericolosa. La Lazio scalava benissimo marcature e diagonali, stava riuscendo nella missione principale: isolare Lukaku e Lautaro, 27 palloni in due toccati all'intervallo. La differenza fisica tra Big Rom e Patric non si è avvertiva. [...] Alla resa dei conti, con il 60% di possesso, l'Inter non è mai riuscita a liberare uno dei suoi due attaccanti davanti a Provedel".
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