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Cosa c’è dietro lo sfogo di Simone Inzaghi dopo l’approdo dell’Inter ai quarti di finale di Champions League. Non ha usato mezzi termini l’allenatore nella conferenza post-Porto e oggi il Corriere dello Sport è tornato sulle sue parole:
“Si è rifugiato, come aveva raccontato nella notte del Do Dragao, nel guscio protettivo della famiglia. La moglie Gaia, Lorenzo e Andrea, i suoi due bambini, lo aspettavano a casa. Papà Giancarlo e mamma Marina lo hanno raggiunto a Milano, appartamento elegante in zona Brera, all’ora di pranzo. Simone non ha mai modificato le sue abitudini, ma gli ultimi mesi all’Inter lo hanno cambiato.
E’ stato costretto a isolarsi, a valutare i rapporti in un altro modo. Fuori non ci sono solo amici. La Lazio e Formello erano il suo mondo da ventidue anni, riusciva a governarlo senza scossoni, ne avvertiva gli umori, conoscendo ogni sfumatura. Ad Appiano Gentile sta scoprendo anche gli aspetti meno convenienti di allenare un top club. La freddezza e il cinismo dei dirigenti, le cene e quei rapporti interessati da cui si è sempre tenuto distante. «Nel calcio si confonde l’educazione per un difetto» s’è lasciato scappare quando stava celebrando l’ingresso ai quarti di Champions”, si legge.
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