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"Ragazzi, è l'ultimo sforzo. Serve adesso. E' questa la partita che conta per poterci preparare da subito e senza pensieri al grande sogno". Prima dell'inizio del riscaldamento, nello spogliatoio di San Siro, il tecnico si è rivolto a tutti, sia a coloro che avrebbero iniziato l'incontro, sia agli altri che sarebbero entrati nella ripresa. Voleva infiammare l'orgoglio di un gruppo che immaginava essere a corto di energie fisiche e mentali. Missione compiuta visti i due gol segnati nei primi tre minuti, con un inizio rabbioso, ma soprattutto ricco dei movimenti provati in allenamento. Dalla verticalizzazione di Bastoni per il triangolo "lungo" tra Lukaku e Lautaro che è valso l'1-0, al raddoppio firmato da un inserimento a fari spenti di Barella, ma anche il 3-1 propiziato da un altro taglio interno di un centrocampista (stavolta Brozovic) non è stato casuale.
"A fine partita, poi, Inzaghi ha ringraziato tutti i suoi uomini per il risultato raggiunto. Li ha applauditi per come era stata concluso il campionato, evitando di lottare per la qualificazione alla Champions fino all'ultima giornata. E contemporaneamente ha dato al gruppo un giorno di riposo in più, fino a mercoledì. Così l'applauso lo ha ricevuto anche a lui e poi sono scattati gli abbracci. Nella speranza di bissare la scena a Istanbul, il 10 giugno", aggiunge Gazzetta.
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