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Niente alibi
—Simone è stato perfetto nel post. Non ha cercato alibi. Ha parlato di “mancanza di cinismo”, perché sarebbe bastato il raddoppio per chiudere il discorso. Ha contato, compresi supplementari, quattro nitide occasioni. Quella di Thuram, lanciato in porta da Lautaro a un quarto d’ora dalla fine, è stata clamorosa. Se sbagli, paghi. L’Inter, negli ultimi minuti, si è chiusa troppo. Simone forse avrebbe potuto aspettare a togliere Barella e Dimarco, l’ingresso di Frattesi e Bisseck è stato assorbito con fatica, favorendo gli ultimi assalti di Depay. La gestione non è stata facilitata dalle circostanze. Mancava Carlos Augusto, Bastoni e Dimarco non tengono quasi mai l’intera partita, Acerbi era appena rientrato: Inzaghi ha tenuto di scorta il vecchio Leone e Darmian, di solito titolarissimi. Stesso discorso per l’attacco. Fuori Arnautovic, è entrato Sanchez. Simeone, invece, l’ha vinta con Depay. Nella serata in cui Lautaro e Thuram non erano al top, l’Inter non aveva una terza punta per l’allungo…”, si legge.
(Fonte: Corriere dello Sport)
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