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Un feeling immediato, che rappresenta la miglior base possibile per il futuro a breve termine (ma non solo) dell'Inter. La Gazzetta dello Sport racconta le sensazioni dopo il primo incontro tra Simone Inzaghi e la nuova proprietà nerazzurra, Oaktree:
"Un accordo che era stato concordato con la vecchia proprietà, salvo essere congelato in attesa del rifinanziamento, poi fallito. Ma pure il feeling immediato con i rappresentanti di Oaktree dice molto della crescita di Simone in questi tre anni. Anche nel modo di porsi. Prima cadeva nei tranelli, a volte entrava in polemiche che tradivano una forma di debolezza (vedi sottolineatura sull’arbitro francese nella semifinale Champions contro il Milan di Maignan, Theo e Giroud), ora si è fatto zen e per mesi non ha replicato alle provocazioni dello stesso Max Allegri e di altri avversari".
"Vero, dopo avere avuto un rapporto molto stretto sia con Lotito a Roma sia con Zhang, ora Simone è “orfano” di presidente. La prossima settimana verrà nominato il successore di Steven, ma martedì col fondo americano sono state gettate le basi giuste. Inzaghi ha trovato persone perbene e il dialogo è stato facilitato dalla loro conoscenza della lingua italiana. Per contro Cano, Ralph, Meduri e Ligori hanno apprezzato il suo lavoro sul campo - Oaktree studia da mesi il dossier dei dipendenti Inter - e i suoi modi".
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