Saranno decisive le prossime tre partite per Inzaghi. Ma la sensazione è che, comunque vada da qui alla fine della stagione, nella prossima annata non ci sarà più lui alla guida dell'Inter. E se le prossime tre gare dovessero andare male, ecco che il cambio potrebbe arrivare anche subito.
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Inzaghi, futuro già segnato. Addio all’Inter ormai certo: “Solo un miracolo può salvarlo”
"Dobbiamo fare di più, io in primis" è la frase a cui Simone Inzaghi ha scelto di ricorrere ancora una volta, ma la netta impressione è che in questo momento il suo destino sia segnato. A fine stagione, in teoria, perché ora non si può toccare a cuor leggero una squadra in corsa per due trofei, tra cui la Champions League. Ma se la prossima tripletta di impegni tra Juventus, Salernitana e Benfica non innescherà una svolta... addio. Il problema è che nemmeno lo straordinario obiettivo dei quarti di finale europei in questo momento può valergli una conferma. Per il club e per la dirigenza è infatti il campionato che fa da traino, che prima impone con evidenza lo status nel panorama nazionale e pone poi le basi per la stagione successiva", spiega Gazzetta.it.
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"L'esclusione dalle prime quattro squadre del campionato, anche solo difficile da prefigurarsi un mese fa, è insomma lì a un passo. E sarebbe sportivamente una tragedia, vista la penalizzazione della Juventus e visto il ritmo da bradipi che tutta la truppa delle "ex inseguitrici" sta mantenendo. Il chilometrico ritardo dal Napoli spingerà quindi il club verso un cambio di panchina: a fine anno nel migliore degli scenari, entro un paio di settimane in caso di crollo verticale".
"Adesso si può utilizzare infatti il presente al posto del condizionale, perché si tratta di fatto di una certezza. Sarebbe estremamente sorprendente il contrario, perlomeno. C'è una sola àncora di salvezza a cui Inzaghi si può aggrappare e risponde al nome della Champions League. Entrare nella storia con un cammino vincente nella competizione potrebbe infatti "espiare le colpe" dell'allenatore piacentino. Visto il tabellone tennistico regalato da Nyon la finale non è impensabile e quel traguardo sarebbe forse la cura per le profonde amarezze che turbano le giornate interiste. Perché assicurerebbe una quantità di soldi e una mole di visibilità senza precedenti nel recente passato nerazzurro. Potrebbe indurre la società a chiudere un occhio su un campionato fallimentare, non tanto per la posizione finale, quanto per le proporzioni del ritardo dalla prima in classifica e per la frequenza degli scivoloni", aggiunge Gazzetta.
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