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Inzaghi Sr: “Inter? Simone contento, ecco perché ha voluto Correa. A Lukaku disse…”

Inzaghi Sr: “Inter? Simone contento, ecco perché ha voluto Correa. A Lukaku disse…”

La bella intervista concessa da Giancarlo Inzaghi, papà del tecnico nerazzurro, ai microfoni della Gazzetta dello Sport

Daniele Vitiello

Giancarlo Inzaghi può sicuramente essere orgoglioso dei sue due figli per quanto fatto finora. Di entrambi ha parlato nell'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport. Su Simone, arrivato all'Inter in estate, ha detto: «Conosceva tutti alla Lazio - spiega “il Gianca”, come lo chiamano i figli -, quella era casa sua. Però ha capito che era arrivato il momento di staccarsi e all’Inter si è subito inserito bene. Mi dice che è contento, che i dirigenti sono molto bravi, che hanno saputo reagire benissimo alla cessione di Lukaku e alle difficoltà economiche».

A proposito della cessione dell'attaccante al Chelsea: «Il giorno della svolta Mone era a Milano Marittima. Squilla il telefono e sul display appare il nome del belga. “So già cosa mi vuoi dire”. Lukaku gli ha ribadito che nei pochi allenamenti fatti insieme si era trovato benissimo con lui, ma che non poteva fare altrimenti. Mio figlio ha provato a convincerlo: “Qui sei il re, a Londra sarà diverso”. Ma non aveva chances. E’ stata una cessione pesante, “come perdere tre giocatori in un colpo solo”, mi ha detto. Però poi ha responsabilizzato gli altri, spronandoli a far vedere che sono forti e competitivi anche senza Lukaku. Dzeko? Appena è arrivato ad Appiano, Mone gli ha detto: “Era l’ora che giocassi con me, nei derby mi hai sempre dato molto fastidio”. 

Inevitabile notare differenze tra Roma e Milano: «Che qualcosa sia cambiato, e che le pressioni per Simone siano maggiori, si capisce anche da un altro particolare: «Dorme un po’ meno adesso, me lo dice anche la moglie Gaia. Però si dedica sempre tantissimo ai figli: Andrea, il piccolino, ha cominciato a camminare. Abita in centro, una casa bellissima vicino al Bosco Verticale. Ogni tanto dà un passaggio a Marotta verso Appiano e nel tragitto ne approfitta per segnalargli qualche giocatore. Non si sa mai...».

Spazio anche a qualche riflessione sui singoli. Due in particolare. Correa: «Non l’ha voluto perché lo conosce, ma perché lo considera fortissimo e in grado di fare la differenza giocando in coppia con qualunque altro attaccante». Ed Eriksen: «È dispiaciutissimo per i suoi problemi di salute, anche perché ne avrebbe fatto il perno della squadra. Mone stravede per lui, speriamo possa risolvere tutto e tornare a giocare».

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