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Getty Images
Premessa: con ogni probabilità non sarebbe cambiato nulla. Anzi, sbilanciamoci: sicuramente non sarebbe cambiato nulla. L'Inter butta via 2 punti pareggiando in casa contro il Bologna, nonostante una gara messa subito in discesa grazie ai gol di Acerbi e di Lautaro nei primi 13 minuti. Poi, il buio: i nerazzurri smettono di giocare e gli ospiti trovano il meritato pareggio.
A quel punto Inzaghi prova a vincere con i cambi. Guardando in panchina, tuttavia, troverà un solo calciatore offensivo: Sanchez. Che, paradossalmente, entra al posto di Thuram, altra punta, lasciando inalterato il sistema di gioco e non avendo così più alternative da inserire per l'assalto finale. Tutto questo perchè, nonostante l'assenza per infortunio di Arnautovic, il tecnico interista ha deciso di non convocare Sarr (o qualsiasi altro compagno di squadra), attaccante della Primavera (in gol oggi con la formazione di Chivu, ndr), rimanendo con 3 soli elementi a disposizione in grado di giocare in avanti.
Una coperta cortissima, resa ancor più misera da Inzaghi, che ha volontariamente scelto di rinunciare a un giocatore da gettare nella mischia in un'eventuale situazione di bisogno. Scenario, poi, realmente verificatosi. In questo modo l'allenatore nerazzurro ha lanciato un messaggio chiarissimo a tutti i ragazzi della Primavera: anche in caso di emergenza, sarete considerati solamente "numeri", senza la minima possibilità di essere presi in considerazione. Nulla di nuovo da queste parti.
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