Questione di obiettivi, posti o arrivati in un secondo momento. Hanno chiesto, alla vigilia delle gare di campionato contro Genoa e Udinese, agli allenatori di Inter e Milan quali sono quelli di questa stagione. Inzaghi e Pioli si giocheranno la semifinale di andata della Coppa Italia tra qualche giorno, ma da tempo si giocano anche la testa del campionato. E quando gli chiedono cosa pensano rispetto all'obiettivo scudetto le risposte sono molto diverse.
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Obiettivo scudetto? Inzaghi e Pioli, parole a confronto: il sassolino e “la casa”
I due allenatori sono stati chiamati a rispondere sugli obiettivi stagionali in un momento della stagione nel quale è ancora tutto possibile
Il sassolino
Al tecnico nerazzurro hanno chiesto: "Lei avrebbe firmato se le avessero detto che a questo punto si sarebbe trovato secondo, agli ottavi di Champions e in semifinale di Coppa Italia?".
E lui ha risposto così, quasi togliendosi un sassolino dalla scarpa. Perché a inizio stagione, quando Conte era partito, Lukaku e Hakimi avevano salutato, non c'era tutta questa fiducia nell'Inter campione d'Italia. Anzi, la favorita era esattamente la Juventus. Ma Inzaghi anche in mezzo alle difficoltà è riuscito poi a recuperare il terreno perduto e a piazzarsi lì, a ridosso del primo posto. L'obiettivo allora non era dover vincere lo scudetto. Ma piazzarsi in Champions, quindi si poteva arrivare anche quarti. E poi avrebbe dovuto riportare l'Inter agli ottavi e vincere la Supercoppa. Due missioni sono già state compiute. E se si può di nuovo provare a vincere il titolo i meriti sono suoi e della squadra, di quelli che sono rimasti, perché andare via era la cosa più semplice di fronte ai numeri della crisi. Quindi se gli chiedono se è soddisfatto o meno la risposta è questa:
«So cosa mi è stato chiesto ad inizio percorso, ovvero mantenere una posizione Champions, tornare agli ottavi e vincere la Supercoppa: in questo siamo stati straordinari. Ora a noi serve equilibrio, ma l'ho visto all'interno di società e squadra, i tifosi sono stati meravigliosi domenica. La parola equilibrio rappresenta il concetto, quest'estate si parlava di allarmismi, ora dopo una sconfitta ho sentito parlare tanto: ma abbiamo analizzato dove potevamo fare meglio con la squadra».
La casa
Anche a Pioli, nella conferenza stampa che si è tenuta da Milanello, hanno chiesto di chiarire la sua posizione in merito alla parola scudetto. E l'allenatore rossonero ha risposto che l'obiettivo iniziale della sua squadra era migliorare il numero di punti fatti nella scorsa stagione. «La linea nostra, il nostro obiettivo, è chiaro dall'inizio dell'anno ed è che noi dovevamo migliorare il punteggio dell'anno scorso. Se saremo così bravi da migliorare il punteggio dell'anno scorso di così tanti punti per poter vincere lo scudetto significherebbe aver fatto qualcosa di eccezionale. Non perdiamo nostro equilibrio o lavoro, le nostre basi. Abbiamo costruito una casa solida: il nostro percorso è iniziato da due anni e ci vede competitivi per le alte posizioni. Abbelliamo ora la casa cercando di curare le rifiniture e i dettagli. Per essere più bravi possibile fino alla fine della stagione», ha spiegato.
Scudetto sì, scudetto no. Chissà. Che fosse un obiettivo iniziale o meno, la verità assoluta di questo momento è che è ancora in ballo. E serve ballare.
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