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Inter, Inzaghi piscologo dopo Anfield. Il tecnico ha battuto su due tasti

Andrea Della Sala

Sarà una lotta serrata da qui alla fine e la squadra di Inzaghi deve cercare di tenere il passo in attesa del recupero col Bologna

Con la vittoria del Milan l'Inter non si può più permettere passi falsi. Sarà una lotta serrata da qui alla fine e la squadra di Inzaghi deve cercare di tenere il passo in attesa del recupero col Bologna.

"È una strada che s’è fatta complicata, molto più di quel che l’Inter aveva pensato tra dicembre e gennaio, quando era stata brava a costruirsi un vantaggio. Ora bisogna inseguire, la gara di oggi diventa uno spartiacque: per la prima volta dal giorno del sorpasso, il 12 dicembre, non vincendo stasera contro la squadra di Juric i nerazzurri sarebbero secondi a tutti gli effetti, pur immaginando un successo nel recupero di Bologna. È un situazione emotivamente non semplice. Ecco perché Inzaghi ha fatto molto lo psicologo, dopo Liverpool. Ha parlato a lungo con la squadra, si è confrontato con il suo staff e con molti componenti della rosa. Ci sono stati due momenti distinti di confronto, il primo immediatamente dopo l’eliminazione di Liverpool e il secondo giovedì, alla ripresa dei lavori ad Appiano. Inzaghi ha battuto su due tasti, soprattutto", racconta La Gazzetta dello Sport.

"Il primo, di natura motivazionale. Inzaghi vuole evitare che l’Inter corra il rischio di abbassare la tensione dopo l’uscita dalla Champions, dopo i complimenti per la prestazione. L’obiettivo è sempre stata la Serie A, lo scudetto: così il tecnico sa di poter battere sul tasto dell’orgoglio dei campioni d’Italia in carica. Secondo aspetto, di natura tecnico-tattica. Inzaghi è rimasto molto soddisfatto dall’atteggiamento di gruppo di Anfield e ha trasferito questo messaggio alla squadra: ripetendo il più possibile quel tipo di prestazione, non c’è da aver paura di nessuno nel campionato italiano. Il discorso è legato alla prestazione in generale ma anche ai ritmi di gioco: il Torino è solito mettere in scena gare molto aggressive, in questo senso la partita di Liverpool è il miglior metro di giudizio possibile per capire quel che l’Inter è in grado di fare sotto questo punto di vista", spiega il quotidiano.