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Il timore, esorcizzato nelle parole e nascosto agli sguardi del mondo, era comunque quello di sempre, che finisse come quell’altro giorno di due anni fa. Non era il 4 febbraio, ma il 5, e l’Inter di Simone ospitava il Milan con la possibilità di strappare una volta per tutte, esattamente come adesso. Come finì, sia quella partita che quel campionato, è storia, trasformatasi in incubo ricorrente ad Appiano. Inzaghi è riuscito una volta per tutte a scacciare quel ricordo impolverato. Stavolta, a differenza del 2021, la sua squadra non ha concesso nessun regalo ai rivali di turno. La somma di tutti i fattori porta l’Inter un passo più in là verso la seconda stella, missione aziendale ricordata in ogni occasione sia dai dirigenti sia dalla casa madre cinese.
"Che per lui la partita fosse “speciale” si è visto anche dall’atteggiamento in panchina: Simone è stato tarantolato perfino più del solito, al punto da prendersi un giallo evitabile dopo una rimessa contestata. Era diffidato e a Roma contro la squadra di De Rossi dovrà andare in tribuna", scrive Gazzetta.
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