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"L’anno scorso Simone firmò il suo rinnovo, il secondo da interista, “solo” ad agosto. Anche per questo all’Inter non sono preoccupati di questo rallentamento sulla tabella di marcia. Tutti si aspettavano di fare più in fretta, ma le posizioni di partenza vanno ancora limate. Se Inzaghi vuole che il suo ruolo di allenatore campione d’Italia venga riconosciuto a tutti i livelli, a partire dalla durata del contratto, l’Inter preferirebbe non spingersi fino al 2027. Meglio procedere come sempre fatto in questi anni: con Simone il club è sempre andato avanti con prolungamenti di un anno, questa volta al massimo si potrà aggiungere un’opzione oltre il 2026. Un 1+1, insomma. Il resto è la parte economica per la quale serviranno altri summit. Lo staff del tecnico vuole, infatti, che Inzaghi diventi nettamente il più pagato di tutta la A, ben più del predecessore Conte fermo a 6 milioni netti di base al Napoli. L’Inter potrà, però, spingersi fino a 6,5 e ha fiducia che il punto di caduta alla fine possa essere da quelle parti. Tra l’altro, una porzione di questo ingaggio sarà legata ai risultati internazionali: saranno Champions e Mondiale a far la differenza nella prossima busta paga", aggiunge il quotidiano.
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