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Getty Images
Ieri si è svolto un nuovo incontro nella sede dell'Inter con l'agente di Inzaghi per parlare del rinnovo del contratto del tecnico. Non è ancora arrivato un accordo, ma le parti sanno che non ci saranno problemi. Si continua a trattare su durata del contratto e bonus.
"Simone Inzaghi allenerà l’Inter ancora e ancora, nessuno ne dubita. Mentre si tratta sui dettagli del rinnovo, senza ancora trovare l’accordo definitivo, tutte le parti in commedia convengono però su questo punto decisivo. L’intesa arriverà, la firma ci sarà, prima dell’inizio del campionato o, magari, prima del raduno che potrebbe essere il 13 luglio. Si sa, Simone è scaramantico e la stagione appena finita in gloria era partita nello stesso giorno. Per il momento, però, il tecnico si limita a seguire a distanza la trattativa per l’adeguamento del proprio contratto che scade il 30 giugno 2025. Il dossier è in mano al suo agente di sempre, Tullio Tinti. Era il secondo incontro a distanza di pochi giorni, utile a far qualche piccolo passo avanti, ma non sufficiente per chiudere la partita. C’è distanza ancora sia sulla lunghezza temporale che sullo stipendio, da legare in ogni caso ai bonus in maniera corposa", scrive La Gazzetta dello Sport.
"L’anno scorso Simone firmò il suo rinnovo, il secondo da interista, “solo” ad agosto. Anche per questo all’Inter non sono preoccupati di questo rallentamento sulla tabella di marcia. Tutti si aspettavano di fare più in fretta, ma le posizioni di partenza vanno ancora limate. Se Inzaghi vuole che il suo ruolo di allenatore campione d’Italia venga riconosciuto a tutti i livelli, a partire dalla durata del contratto, l’Inter preferirebbe non spingersi fino al 2027. Meglio procedere come sempre fatto in questi anni: con Simone il club è sempre andato avanti con prolungamenti di un anno, questa volta al massimo si potrà aggiungere un’opzione oltre il 2026. Un 1+1, insomma. Il resto è la parte economica per la quale serviranno altri summit. Lo staff del tecnico vuole, infatti, che Inzaghi diventi nettamente il più pagato di tutta la A, ben più del predecessore Conte fermo a 6 milioni netti di base al Napoli. L’Inter potrà, però, spingersi fino a 6,5 e ha fiducia che il punto di caduta alla fine possa essere da quelle parti. Tra l’altro, una porzione di questo ingaggio sarà legata ai risultati internazionali: saranno Champions e Mondiale a far la differenza nella prossima busta paga", aggiunge il quotidiano.
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