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Inzaghi: “So chi c’è stato nel momento del bisogno e chi no. Inter, finale un sogno”

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Le parole del tecnico interista ai microfoni di Mediaset alla fine del derby che ha portato la sua squadra alla finale di Istanbul
Eva A. Provenzano Caporedattore 

Simone Inzaghi ha riportato l'Inter in finale di Champions dopo 13 anni. L'allenatore nerazzurro, in una stagione piena zeppa di ostacoli, ha tirato fuori dal cilindro un percorso netto e inesorabile che ha portato la squadra interista a giocarsi la Coppa dalle grandi orecchie contro una tra City e Real a Istanbul. Inaspettato forse per gli altri e non per lui che invece, ad un certo punto, con la concretezza di chi sa meglio di altri cosa può fare, si è messo a sognare. E a ricordare a tutti che certe cose l'Inter, la sua Inter, sa farle.

Alla fine della partita contro il Milan, ai microfoni di Mediaset il tecnico ha analizzato questa serata nerazzurra: «Nei prossimi giorni ci renderemo conto, era un sogno inizialmente, ci abbiamo sempre creduto, abbiamo fatto un percorso straordinario, vincere così un derby dà tanta soddisfazione e vanno fatti i complimenti ai miei ragazzi». 

-Cosa la rende fiero di questa Inter? 

Tutto, aggressività, corsa, determinazione, concentrazione, sono stati bravissimi. Abbiamo fatto quattro derby e li abbiamo vinto tutti contro i Campioni d'Italia, hanno grandi qualità ma i miei ragazzi sono bravi e io sono contento per loro, giusto che si godano serate così. 

-Lei lo sa che ha mandato in estasi gli interisti. E chiederanno di vincere la CL. Se la sente di fare una piccola promessa? 

Avrei detto che avremmo messo un impegno folle in tutte le competizioni, dal primo di aprile siamo arrivati al 16 maggio giocando ogni tre giorni, è stato un percorso intenso, ma abbiamo ottenuto due finali e rimesso il campionato in sesto. Onore ai ragazzi, hanno fatto qualcosa di straordinario.

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Getty Images

Real Madrid o Manchester City in finale?

Sono due delle migliori squadre d'Europa, all'andata è stata equilibrata, si è visto la qualità che hanno. Sono contento per noi, domani guarderò la partita con interesse, tanto tanto.

I sassolini sono nella scarpa destra o in quella sinistra?

In nessuna delle due scarpe. So chi c'è sempre stato e chi non c'era nel momento del bisogno. So tutto quello che è successo in questi mesi, ma come ho detto prima ho un grande staff con me e grandi ragazzi che mi hanno seguito per filo e segno. È giusto che tutti insieme ci godiamo serate così, abbiamo vinto parecchio. Adesso ci aspettano altre finali e un campionato ancora aperto in zona CL. Siamo l'Inter e vogliamo andare avanti.

Ci sono state anche delle sofferenze in questa stagione: si è rafforzato il rapporto con l'Inter? 

Io sono orgoglioso di essere in questa società, so cosa era successo all'Inter e cosa mi è stato chiesto di fare, cioè tornare agli ottavi di Champions. Ci eravamo superati l'anno scorso. Quest'anno ancora meglio e nessuno ci ha regalato niente, abbiamo ottenuto tutto solo con il lavoro quotidiano e sacrificio. Abbiamo realizzato un sogno con la finale diventata realtà.

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