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Inzaghi, turnover croce e delizia. “Secondo posto in CL? In casa Inter c’è una convinzione”

Matteo Pifferi Redattore 

L'analisi del Corriere dello Sport in merito al turnover scientifico di Simone Inzaghi che sta provando a limitare gli infortuni

I numeri non mentono: Simone Inzaghi, nel corso del girone di Champions League, ha quasi mai giocato con la formazione titolare, tanto che Sanchez, dopo le sei partite sin qui giocate, ha racimolato più minuti di Thuram, mentre Carlos Augusto e Frattesi, riserve in campionato, sono quelli che hanno totalizzato più minuti oltre a Sommer.

"Grazie al turn-over (scientifico) l’Inter si è qualificata alla seconda fase di Champions. Ma per colpa sempre del turn-over, forse, non è arrivata prima nel gruppo. Con altre scelte sarebbe andata diversamente? E’ possibile. Ma, magari, l’Inter non avrebbe messo assieme 38 punti in 15 giornate di campionato. E, come premesso, lo scudetto viene davanti a tutto", commenta il Corriere dello Sport che poi aggiunge:

"Inutile nascondere che, a questo punto, l’eventualità esiste, visto che è alta la probabilità di incrociare una big negli ottavi. Allo stesso modo, però, l’Inter non si sente di partire battuta contro nessuno. Quanto fatto l’anno scorso è indicativo in questo senso. Con una notazione: i nerazzurri hanno cominciato a vincere una gara dopo l’altra, tra serie A e Champions, nel momento in cui Inzaghi, a differenza del passato, si è affidato al turn-over sistematico. Allora, però, lo scudetto era già tramontato. Quest’anno, con la priorità data anche pubblicamente al tricolore, ha cominciato prima. E i risultati, ricordando anche la qualificazione al nuovo Mondiale per club, si sono visti".



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