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Dopo la disfatta degli Azzurri al Mondiale in Sudafrica è il momento dei processi. Il titolo in prima pagina della Gazzetta dello Sport è "In mutande! Ecco perchè ci siamo ridotti così". Sono cinque i motivi che secondo il quotidiano sportivo più amato dagli italiani hanno lasciato l'Italia 'in mutande':
"1. Livello tecnico in discesa. E non c'è traccia di nuovi fuoriclasse. 2. La serie A è dominata dagli stranieri:l'Inter che vince ne è l'emblema. 3. Poco spazio ai giovani. 4. Conta solo il risultato. Da noi manca la cultura del bel gioco. 5. La crisi economica pesa e per uscirne servono anche stadi polifunzionali", si legge in copertina.
Soffermiamoci sul secondo punto. "Se la nazionale è l'espressione del calcio italiano, l'Inter neocampione d'Europa è l'espressione del calcio moderno - scrive il quotidiano sportivo - in cui non ci sono più limiti di tesseramento per gli stranieri, bidoni compresi ovviamente. Nella finale di Champions League non c'era neanche un italiano in campo fino all'ingresso di Materazzi".
Insomma il 'Processo Italia' diventa il processo all'Inter che 'vince, ma con gli stranieri' e così non permette ai giovani italiani di crescere. Materazzi e la sua esperienza (la vittoria nella Coppa del Mondo di 4 anni fa è una prova scientifica) valgono più di tanti giovani indecisi e incolore. E Balotelli? E' giovane, talentuoso, italiano e rappresenta per certi versi l'Inter meglio di qualsiasi altro calciatore. Appunto, SuperMario è soprattutto un giocatore dell'Inter. E a qualcuno questo proprio non è andato giù.
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