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Jiangsu in crisi, parla Zhang Jindong: “Siamo una famiglia, ognuno le sue responsabilità”

Eva A. Provenzano

Il proprietario del club cinese e dell'Inter ha parlato alla squadra che non riesce a fare bene in Super League. Un discorso che potrebbe valere anche per i nerazzurri

Non c'è solo il problema dell'Inter che non vola. Suning è alle prese con una crisi anche in casa Jiangsu. Perché in quattro partite di campionato è arrivato solo un punto e c'è chi parla del possibile esonero dell'allenatore. Secondo altre fonti invece al momento non è previsto un ribaltone in seno al club cinese che ha lo stesso proprietario nerazzurro. Zhang Jindong ha parlato alla squadra e ha detto: “Il problema attualmente riguarda soprattutto la Super League, la squadra deve assumersi le proprie responsabilità, l’allenatore vuole guidare la squadra fuori da questo periodo il prima possibile, lasciando da parte ciò che accade all’esterno e proseguendo nel raggiungimento degli obiettivi del club”.

UNA SOLA STRADA - “La strada da seguire e i risultati parleranno da soli. Io sono qui oggi non per una partita e per la partita di domani, ma per analizzare in maniera coscienziosa questo periodo e i problemi che abbiamo riscontrato. La stagione è solo all’inizio, non è un dramma perdere un paio di partite all’inizio, abbiamo ancora la Champions e la Coppa. L’obiettivo di vincere campionato e Champions in cinque anni non cambia”, ha aggiunto il numero uno del club cinese.

IL PASSATO E' PASSATO - “Non vogliamo gli stessi risultati dello scorso anno, quello è il passato. Adesso in ogni gara è necessario studiare attentamente gli avversari, lottare tutti insieme e lavorare duro per affrontare gli avversari”. Un discorso che vale per lo Jiangsu ma potrebbe valere benissimo anche per l'Inter.

UNA FAMIGLIA – Il proprietario di Suning ha parlato sia ai giocatori che allo staff tecnico e ha inoltre sottolineato: “Il nostro gruppo ha sempre avuto come obiettivo quello di creare un'atmosfera familiare anche nelle proprie attività di business. Siamo una grande famiglia e lo è anche questa squadra. Gli allenatori sono i patriarca della famiglia e devono gestire con rigore il gruppo e anche creare un ambiente familiare preoccupandosi dei giocatori e come membri della famiglia i giocatori devono essere severi con loro stessi, osservare le regole dentro e fuori dal campo, devono essere uniti e porsi limiti e doveri. Tutti devono assumersi le proprie responsabilità in vista di un obiettivo”.

(Fonte: sports.sina.com.cn - a cura di Eva A. Provenzano e Simona Castellano)