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L'Inter crede nel terzo posto. Jonathan conferma: "Mancano ancora tante partite, ma abbiamo tempo e modo per toglierci certe soddisfazioni. Gli ultimi pareggio saranno vittorie nel girone di ritorno". Il brasiliano ha rilasciato un'intervista ai microfoni della collega de Il Giorno, Francesca Cozzi, e ha parlato del suo buon momento e di una stagione che sembra avergli ridato fiducia. Ecco cosa ha detto il giocatore nerazzurro:
LA MIGLIORE -Sono molto soddisfatto di questo inizio e sono carico. Sia io che Alvarez stiamo facendo bene, anche lui ha avuto un momento difficile, ma non mi sento il simbolo di questa squadra, siamo un gruppo unito. Se è la mia migliore stagione? Può diventarla, ma manca ancora tanto. Do il meglio per ripagare la fiducia del mister.
MAZZARRI - Quanto è merito suo? Il 90%. Io ho sempre pensato di poter dare qualcosa all'Inter, ma mi mancava la fiducia e non avevo molti minuti nelle gambe. Fai quello che sai fare davanti e concentrato dietro e le cose andranno bene, mi ha detto. Il mister lavora molto sul piano psicologico. Dopo ogni partita ci chiama nella sua saletta, uno a uno, si informa su come stiamo, analizza i particolari, discute anche i singoli passaggi. Sa che nel calcio la testa è tutto.
MAICON - Mi è pesato essere visto come l'erede di Maicon, ho sempre detto che siamo due giocatori diversi, ma tutti facevano questo paragone. ui aveva vinto tutto e quindi nei miei confronti c'era grande aspettativa. Io non sapevo parlare l'italiano, non avevo nessuna esperienza di Serie A e avevo la pressione dei tifosi addosso, spesso ci si dimentica che siamo umani e che non siamo solo giocatori, abbiamo anche dei sentimenti.
VOLEVO ANDARE VIA, ORA... - Al primo anno volevo lasciare. Oggi sono abituato all'Italia e sto bene e a mia moglie ho chiesto: "E se restassimo qui?" e mi ha detto che per lei non ci sono problemi. Voglio restare fino a fine carriera all'Inter, l'ho detto al mio procuratore, ma so che dipende molto dalla società.
CAMBIO - L'arrivo di una nuova proprietà può avere influenzato le nostre gare. Il nuovo presidente non è sempre qui, ma guarda ogni partita e c'è tensione: tutti vogliamo meritarci una conferma.
CE L'HO E MI MANCA -C'è più voglia di vincere, siamo più organizzati e chi scende in campo deve mangiare l'erba. Si, ci manca anche qualcosa, ma non so dire cosa. Dobbiamo essere più svegli.
E ADESSO IL NAPOLI -Speriamo di fare una buona gara, ultimamente non abbiamo giocato bene e abbiamo perso punti importanti per colpa di episodi, ma forse anche per qualche calo di concentrazione, per qualche certezza di troppo nei nostri mezzi. Al San Paolo sarà difficile perché i giocatori del Napoli saranno carichi perché incontrano il loro ex allenatore. Sarà una gara spettacolare.
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